Donat Conenna

GIUSEPPE FLORIS SERRA: Tutti i colori della luce...CRITICA DI DONAT CONENNA.Per una volta  devo essere d'accordo con Ernst Gombrich: Difficile tecnica quella del   PUNCTUM, che richiede una lunga abitudine ai rigori della trasparenza e agli accostamenti dei complementari, alle inebrianti visualizzazioni del lume di base (il bianco  della tela ), secondo singole esperienze che l'artrista tiene in segreto. E.Gombrich: "La  percezione visiva ",è D.Rizzoli è il caso di Giuseppe Floris Serra,pittore della Sardegna più vera,quella dell'entroterra Cagliaritano, quella del"Tonalismo" di Mario Dellitala,dell'incedere cromatico elegante di Antonio Ballero ma anche degli artisti continentali di fine ottocento,dai colori sintonici "luce-ambiente" di Previati,alle luci stagionali di Fontanesi, alle vernici madreperlacee di Carlo  Fornaia. A differenza dei suoi capi storici,Giuseppe Floris Serra "si è limitato "  (e così è) ad un neo- pointillismo di sua invenzione dando a questa disciplina una versione naturalistica  molto personale, fondata su valenze di colore che non si ha difficoltà a  definire " solari", ampie ,ondulante nell'orizzonte della loro location naturalistica, on piena aria,quasi sempre di grande respiro scenico. Di fronte i suoi lavori sorge spontanea la domanda di sempre: se non sia compito dell'artista interpretare la visione abituale delle cose e dire al mondo che questo può anche assumere un 'altro aspetto decisamente più poetico, liberando così la grande verità che vuole " ciò che si vede è indipendenza dagli occhi che l'ho vedono.                                        (Critica  di Donat Conenna  tratta dalla Monografia personale di Giuseppe Floris Serra)