ENZO NASILLO
E' indiscutibilmente avvertibile nella pittura di Francesco Bonini un instintivo, autentico, non mediato ed ancora meno meditato legame fra la vocazione ispirativa ed i moduli espressivi che ne sono la diretta emanazione.
Osservando gli impianti iconografici che egli appronta servendosi di supporti molteplici ed articolati nella loro semplicità -dalla ceramica alla carta, dalla tela alla tavola-, si colgono in maniera plasticamente palpabile l'anelito, la tensione (ed implicitamente l'auspicio) alla costruzione per mezzo di immagini di scenari edenici pervasi dal predominio della natura, alla stessa maniera in cui, parimenti, vengono depurati da ogni riferimento contingente, nonchè dalla presenza umana.
Acquarello, acrilico, matita, carboncino, ceramica dipinta, olio, kina nera (ma spesso anche rossa) divengono nelle mani di Bonini strumenti di comunicazione e di colloquio in grado di consentire, a quanti si pongono dinanzi a tali risultanze, di percepire, di appropriarsi e quindi di vivere e di condividere i più autentici stati danimo del suo artefice.
Uomo semplice in un mondo artatamente complicato, figura limpida appartenente ad una realtà dominata da opacità comportamentali, egli ha costantemente alimentato con il fuoco di una sensibile fantasia un serbatoio inventivo fatto di spontaneità, esprimendosi con la medesima, convincente e coinvolgente disinvoltura tanto nei mignon (piccoli formati contrassegnati da una carpenteria pazientemente lavorata) quanto sulle grandi superfici, dove Bonini dà vita a delle vere e proprie esplosioni cromatiche, in cui il soggetto scelto diviene metafora della propria condizione emotiva.
Premiato in occasione della XXXIII Edizione del Concorso Artistico - Il Centenario - a Torino, dove è anche risultato vincitore del Primo Premio nell'ambito della Sezione Tecniche Varie, e consapevole che la creazione per mezzo dei colori sia un dono da condividere, Francesco Bonini può agevolmente essere additato come la riprova di quanto l'autenticità del gesto pittorico, l'amore per il colore, l'umiltà nell'approccio e la fede in se stessi siano oggi più che mai ingredienti essenziali per quanti vogliano fare parte di quello che in senso lato viene definito mondo dell'arte.