ETTORE PARMEGGIANI

La prima senzione che si avverte osservando i lavori pittorici eseguiti da Francesco Bonini è quella di una vaporosa ariosità, di una concezione edenica e raffrescante da lui nutrita e trasmessa circa il rapporto tra l'uomo e la natura, cui egli si accosta con la sorpresa ammirazione che si nutre nei confronti di una inspiegabile, indecifrabile incommensurabilità.

Le scansioni cromatiche di  cui egli si serve per organizzare pagine di riposante distensione sensoriale si risolvono in priosi squilli di spontaneità e di fervida partecipazione a quel dialogo silenzioso che attira e coinvolge per la semplicità con la quale egli conduce la personale operazione coloristica.

Utilizzando di volta in volta la fluidità del pennello, l'incisività della spatola, la leggerezza della kina, la tenuità dell'acquarello, Bonini a chi si sofferma davanti ai suoi quadri -che siano di grandi o di piccole dimesioni- consegna momenti di riposante distensione, al punto da trasformare l'attimo contingente, la circostanza occasionale, l'elemento stimolatore in un simbolico paradigma a più voci consonanti, con l'emanazione di afrori e di empiti visivi roridi di verdi, di gialli, di rossi, di azzurri e di armoniche tonalità intermendie che si fondono, si amalgamano e si compendiano in una sussultanza d'immagini, il cui significato e la cui proposta vanno ben oltre il dato empirico e la suggestione immediata.

Potremmo tranquillamente affermare, a proposito di Francesco Bonini, che il prodotto materico erompente da i suoi soggetti figurativi è in diretta, piena sintonia con i mutevoli, oscillanti e pur sempre vibratili stati d'animo, in una altalenante sinusoide emotiva che è tipica di colui il quale si rivolge alla tavolozza per emanare da sè attimi di gioia, momenti di sconforto, istanze di passegere malinconie, strascichi di velate, improvvise nostalgie, come pure grumi di nebulose avvisaglie che attraversano la sua mente e il suo animo, aspirando, proprio per mezzo dei colori, ad una decantazione che lo rappacifichi con se stesso e con il mondo in cui vive.