CATERINA RANDAZZO
25 settembre 2015
Quella di Foscardi è una tipologia di lavoro che ha la capacità di rivelare le implicazioni più emozionali dell'universo pittorico di matrice naturalistica, arricchito da un impianto figurativo perfettamente funzionale, ovvero riuscito, tecnicamente curato e descrittivo seppur delicato. Il colore, sempre protagonista delle sue tele, regna sovrano ed è esso che talvolta supporta e accentua, con toni soffusi, un talvolta tendenzialmente onirico figurativismo. La tecnica pittorica di Foscardi offre infatti talvolta una resa nuova dei soggetti rappresentati. Il rapporto tra figura e sfondo, alla base di ogni rappresentazione dotata di contorni e piani è un dualismo spesso conflittuale che percorre tutta la storia dell'arte, fondando uno dei principi fondamentali della percezione visiva, ovvero il principio del contrasto, in base al quale un oggetto nel nostro campo visivo viene percepito solo in presenza di contrasto con il suo sfondo.
Nelle tele di Foscardi tale rapporto non è più antagonistico, caratterizzato dalla pretesa di mantenere la reciproca separazione, ma anzi si presta molto più efficacemente ad essere utilizzato per rafforzare determinati effetti visivi.
Foscardi quindi diluisce i contorni della forma nello sfondo stesso. La percezione visiva non è più indotta a concentrare l’attenzione sulla figura, intesa come volume definito nella sua specifica identità, ma porta invece a concentrarsi anche sullo sfondo in quanto elemento fluido in cui la figura compenetra e in esso si immerge.
La tecnica di Foscardi offre visioni distanti, quasi irreali dei luoghi rappresentati. C'è, in queste poetiche sospensioni, in questi luoghi ameni, quell'atmosfera avvolgente che esiste solo nel nostro immaginario.
Quando l’osservatore si mette a confronto con queste opere così complesse, stabilisce con esse una comunicazione immediata, nella quale riconosce stilemi riferibili alle sperimentazioni pittoriche del primo Novecento. Foscardi proietta infatti la sua stessa interiorità in una serie di elaborazioni, in un continuo rielaborare in modo più o meno espressivo, la sua riflessione, un discorso fatto di sensi, pensieri, che traduce poi in nuove forme sintattiche. Ognuna di queste opere è dunque un congegno perfetto che parla chiaramente al suo fruitore. Il suo modo di intendere l’arte è forte e coraggioso e la rende sinfonia visiva eloquente e intensa.