Pinzan Elisa
RICORDARE NEL SEGNO E NEL TEMPO
Cenno Critico:
L?artista risulta per definizione un viaggiatore curioso nei mondi della realtà percepita con la forza dei sensi del pensiero oppure con la seduzione dei percorsi culturali che costituiscono la piattaforma per uno slancio di tragitti in pianeti dove la natura e la maniera di vivere risultano incontaminati, naturali e belli per la vista ma non solo: enormemente splendidi per quanto riguarda lo spirito dell?anima di Franco Foscardi.
Un contorno tra mistero e realtà, un?idea e un sogno, Franco si muove con disinvoltura nel tempo e nella prospettiva lunga di uno spazio dilatato, per ritrovare motivi di corrispondenza con gli ambienti che gli sono consueti come attimi quotidiani, ritmati dal pensiero di ogni giorno. Franco si imbatte in uno stile paesaggistico, dove la ricerca ha degli obiettivi ben precisi, tappe da raggiungere che inconsciamente il paesaggio creante coltiva dentro di sé, esplicando poi in maniera chiara nel momento in cui diventa concretezza visiva. Così l?occhio del pittore indugia su un argomento che cattura la sua attenzione: i particolari in un sistema di immagini, i movimenti di un orizzonte dove l?inizio del mondo inizia alla fine di una linea immaginaria.
Una maniera di rappresentazione delle nuvole unica, affascinante che nasconde la nitidezza di una decisione mirata di un colore: l?insieme delle sfumature creano una visione naturale e di profondità.
Franco fonda la sua pittura sul valore strutturale dell?impasto cromatico che è dislocato sulla tela, si presenta per essere plasmato come se fosse materia viva da cui estrapolare accenni figurali quali fiori, distese arboree, filamenti dettagliati di erba che rifinisce il paesaggio in maniera dettagliata.
Il colore quindi è una sostanza propulsiva di moti che si perfezionano all?occhio dell?artista con quel carico di credenza del sogno proprio come in una poesia. Franco riesce a creare delle ombre realistiche che donano una profondità al suo creato tale da immaginare non un dipinto ma una finestra aperta fatta per gettarsi e trovarsi abbracciati e coccolati da un nuovo mondo pronti per ripartire. Ecco la scintilla generatrice che nasce proprio nella sostanza psicologica e mentale del soggetto creante, che ha sedimentato dentro di sé, ha ?respirato? tutta una serie di situazioni che si sono impresse sulla sua memoria lasciando una traccia profonda sulla quale va ad incidere il guizzo perentorio della creatività. Degli stili di rappresentazione con molta luce, girasoli e papaveri che possiedono il seme della vita, della speranza e sono pronti a intravedere valori futuri. Il risultato è sempre un?idea di movimento continuo fatto per scoprire lo spazio che ci circonda, dove si stratificano stesure capaci di lasciare, talvolta, incompiuto ogni tipo di gestualità. Franco Foscardi vuole, sente il bisogno di spiare nuovi paesaggi, nuove sfumature? forse perché alzando l?indice alle labbra allude al silenzio e abbassando gli occhi indica i colori che sgorgano dalla tavolozza.