C. Cordaro
Le opere di Gabri hanno una loro densità formale; lo stesso rapporto
segno-colore ha una strutturazione densa, talvolta leggermente
materica, la superficie si fa ricca di un suo pigmento denso
che supera le stesse campiture. I toni cromatici hanno una loro vibrante
presenza nella intensità del tratto dinamico che sembra sommuovere
la struttura stessa del dipinto.
Dietro c'è il tono deciso di una vitalità espressiva che non ammette
pensamenti né ripensamenti, perché è la gestualità veloce, a costruire
le strutture compositive, secondo un percorso ideativo che rifugge
da sofisticature o da formalismi di carattere retorico
ripetitive.
E’ un nuovo in continuo itinere a suffragare l'operazione creativa,
affidata a questa viva sensibilità cromatica che si estrinseca nella
valenza dei rossi accesi, nei gialli che sembrano aprire spazi sempre
nuovi, nei verdi intensi. E il colore si fa materia prorompente fino
ad invadere la superficie con un suo magma, quasi a segnare la presenza
di un istinto carico di eventi ancestrali, con la forza permissiva
di antichi motivi e di storie sepolte nella memoria di una
civiltà che ci appartiene, ma pagine sempre aperte da scoprire e
reinventare.
C. Cordaro