Francesco Zero
L' ARTE DI GABRIELE MARCHESI
Nelle immagini di Marchesi l’accostamento uomo - natura si fa comunione di intenti, collaborazione, difesa,
tutela.
Un fiore e una donna, uno nell’altra esprimono il calore immancabile del sentimento. E sebbene gli sguardi
siano persi nell’estasi sa che il legame in eterno non può durare. C’è un timore lontano che avvicina e stringe
l’uno all’altra.
Quando la natura si fa uomo la speranza di continuare cresce veloce, ma il tempo ci tradisce e mantiene la
paura della sua presenza.
Dice l’artista: “Sono un uomo sintetico, abituato con il mio lavoro a riempire gli spazi vuoti per lasciarli
sempre pieni. Dal 2000 sono tornato al disegno e sono diventato quel poeta che non sono mai stato,
mentre il profilo limpido della vita, la sua linea in movimento, la sua concretezza diventava la mia volontà
intrinseca e positiva. Il rispetto morale è la mia forma di vita come nell’arte cerco la forma della bellezza e
della semplicità.”
Marchesi vuole amare per sempre. È questo il suo motore, la sua spinta. La bellezza e la gioventù sono
divinità.
Non è un segreto: la sua attesa, la sua intimità saranno un giorno eternità. Ogni attimo viene vissuto
coscientemente nei personaggi che incarna e ogni attimo viene fermato per allontanarlo dal cambiamento.
La sua grande tecnica rivela apertamente il suo desiderio di essere con loro.
Giovani o vecchi, sicuri o deboli: non esiste una via di mezzo. I suoi protagonisti sono attoniti, concentrati,
compresi nella missione naturale di vivere nel sole e col sole o con la luna nella luna.
Marchesi ama i suoi momenti e li ferma per averli vicini, ricordarli come suoi per donarli ogni giorno a chi lui ama forte.
Sa esercitare un particolare fascino nell’esprimere senza filtri la realtà dell'esistenza con un accordo sostanziale
tra lo stato d'animo e l'atmosfera dell'ambiente.
Idealista e surreale costruisce una situazione mistica e felice per liberare il suo stato di soccorritore nel contatto
con la vita e con l’uomo.
Roma, 6 Dicembre 2022