FRANCO BULFARINI

 La sua pittura si fa emotività, diviene rappresentazione figurtiva avvincente e fortemente luministica, ove i colori fissati sulla tela, interpretano a meraviglia siti ben conosciuti e vissuti dall’artista e, pertanto, a lui cari. Il fare è realista e parte dal dato esteriore di natura, oggetivo, ma poi trova efficace personalizzazione nella resa della luce, che pare vada a definire stati d’animo emozionali provate nel ricordo di momenti di vita, che quei monti e quelle vallate hanno inciso in modo indelebile nella memoria. Si tratta di una pittura, che desta stupore se non meraviglia, che ci trasporta dentro al dipinto in modo ineludibile. Per quanto riguarda le tecniche pittoriche, oltre all’olio su tela, frequente è l’uso del trompe-l'oeil, ove emergono capacità d’abile scenografo. Giusto infine soffermarsi sulla scultura: qui la realtà è plasmata da mani sapienti e, con la tecnica della terra cotta patinata, l’artista ci dimostra di poter scavare nelle figure per rintracciarne l’umanità.

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