SILVANA NOTA

Il mestiere dell'artista, il ritorno alla bottega e alle antiche sapienze rivisitate come patrimonio su cui costruire nuove libertà espressive e poetiche, sembra essere una delle più interessanti e forse anche inaspettate tendenze delle artii visive contemporanee.

Una linea che si ascrive a pieno titolo all'opera di Gianfranco Massarenti, impegnato da molti anni in un percorso che in qualche modo ha anticipato questi ritrovati fermeti creativi alle cui basi vi è la scelta dell'esercizio e del rigore nella pratica artistica come apertura su opportunità e orizzonti nei quali il passato incontra il presente con occhi nuovi.

La sinergia armonica di mano - mente - cuore rappresenta il punto di partenza di tutto il lavoro di questo artista, che spazia dal trompe l'oeil alla pittura, dalla scultura all'areografia, esprimendo con diversi linguaggi la capacità di restare fedele al proprio sentire pur variando le declinazioni tecnico compositive della sua produzione.

Ad interessare Gianfranco è il desiderio di catturare la bellezza in ogni aspetto della vita, osservandola con occhi atemporali anche laddove il tempo ha lasciato le sue tracce. Tracce che raccontano storie e memorie di luoghi e di persone, segni che meritano l'attenzione per il loro significato, che travalica, in ogni opera, la semplice descrizione per offrire riflessioni tra reale e superamento di esso. Un'operazione che compie utilizzando la possibilità della figurazione; eredità raccolta dalla tradizione e filtrata alla luce di una sensibilità che affida al gesto artistico tutta la carica interiore di un legame alla propria terra,  alle proprie radici. Universo dove trovano tuttavia posto elementi di apertura, come i ritratti dei personaggi famosi e non, realizzati con la duttilità e la morbidezza dell'aerografo, e nei quali riesce a coniugare con particolare efficacia l'adesione al tratto somatico dei volti alla ricerca dei sentimenti che affondano tra le pieghe dell'anima. La sublimazione dell'aspetto esteriore trova allora aperture che offrono immagini di suggestiva sospensione tra incanto e meditazione filosofica di vita.

Nascono con tali premesse nel suo atelier lavori carichi di gioia creativa, il desiderio di comunicare e condividere valori che l'arte riesce a trasmettere con linguaggio universale ed accessibile.

Assumono allora vita le "crete", sculture plasmate direttamente con le mani,  immerse nella preziosa terra lavorata senza attrezzi per sentirne tutta la vita che vi scorre dentro.

La natura, rispettata e riconsegnata come un canto d'amore, prende forma poi nelle pitture, nei pastelli e nelle tecniche miste, dove a immagini un pò nostalgiche di clown senza tempo si susseguono scene di neve con rami spogli che d'inverno disegnano linee grafiche sullo sfondo di cieli bianchi e fiabeschi. Altre ancora riportano le meraviglie dell'alternarsi delle stagioni: le foglie rosse d'autunno, le primavere in fiore, il tripudio smeraldino delle estati calde e felici.

Ma l'arte di Gianfranco Massarenti cerca anche il contatto interattivo con l'ambiente. Nasce così il ciclo dei "trompe l'oeil", un momento importante di tutto il suo entusiastico e instancabile lavoro. In essi riesce a giocare tra il vero e la possibilità del sogno. La radice antica legata all'illusione ottica di questa tecnica gli permette infatti di sfondare pareti e barriere ricreando nuove architetture e spazi in cui perdersi tra immaginazione e visioni scenografiche. Ecco allora vecchi muri di cotto aprirsi su bastioni turriti, o bianchi mulini a vento apparire in sequenza prospettica sullo sfondo di paesaggi di erba e cielo, nel cui orizzonte altre costruzioni appaiono come per invitare ad un viaggio immaginifico.

Massarenti gioca con le quinte teatrali di finestre aperte e antiche porte, evocando pietre sulla pietra, o trasformando altre volte superfici su cui realizza i tromp l'oeil in altri materiali ancora, invitando a guardare con rispetto e amore ciò che ci circonda e a fruirne amplificandone il senso per scoprire mondi dove la poesia e la meraviglia non hanno mai cessato di esistere.