Ruggero Sicurelli | Treviso 1996
Nei suoi luminosi dipinti Gilberto Colzato ci presenta una suggestiva rielaborazione della realtà, nella quale sono rintracciabili dei racconti che ci informano sulla sua passione per la natura, sulla sua marcata spiritualità - sintomatiche risultano in questo senso le sue “Madonne con Bambino” - e sul suo tifare per la vita. Non mancano dei menzionamenti chiamanti in causa la valorizzazione della donna e l’esaltazione di una sensualità discreta quanto pervasiva. Malgrado l’adesione al “figurativo” più rigoroso, egli lascia scivolare nella tela degli indizi che tradiscono il suo intimo modo d’essere. Il suo rigore esecutivo può infatti essere inteso come il riflesso di un orientamento esistenziale chiamante in causa un agire preciso e metodico. Nulla nel suo comportamento viene lasciato al caso: nel dipingere, come in ogni altra azione quotidiana, Gilberto gioca puntualmente le sue carte sull’ordine formale e sulla purezza degli scenari da lui scelti come occasione per raccontarsi al pubblico.