Pasquale di Matteo



L’arte di Gina Fortunato si caratterizza per la curiosità, il profondo senso di analisi del vivere quotidiano, i tormenti e le emozioni, che l’hanno condotta a sperimentare altre vie, fino a trovare casa nell’informale. Dalle sperimentazioni figurative post accademiche, la Fortunato ha trovato il suo percorso in due filoni fondamentali: l’astrattismo e la figurazione.

E l’informalità di Gina Fortunato è una raffinata ricerca di luci, di linee curve che puntano alla morbidezza, a pacificare, a liberare gioia in chi ha il piacere di immergersi nella profondità delle sue opere.

Gina Fortunato è una delle più alte forme di raffinatezza dell’attuale panorama artistico italiano, che si manifesta sui supporti attraverso una tecnica di elevata fattura e un uso del colore e della luce di particolare spessore.

Nelle sue opere astratte, l’artista di origini pugliesi declina l’attaccamento alla sua terra e ai valori, unitamente alla mentalità aperta al cambiamento; nelle sue opere, infatti, prevalgono il bianco e i colori della terra, con un uso costante anche delle tonalità di blu, che manifesta un animo profondo e orientato alla meditazione. I rossi e i blu fanno spesso da tappeto a flash dorati o a vere e proprie macchie di luce, con le quali la pittrice esprime un ottimismo evidente, così come prepotente emerge l’apertura al cambiamento, pur con i piedi ben saldi al terreno, con le radici piantate nell’amore per le sue origini e per gli affetti familiari.

Nelle figurazioni femminili, la Fortunato pone la donna protagonista assoluta, non soltanto dell’opera, ma di un movimento, di un atteggiamento, di un messaggio, fino a renderla icona e modello da seguire.

La perfezione del gesto non è fine a se stessa, tanto meno si tratta dell’inseguimento maniacale di quanto osservato attraverso la vista; al contrario, nei colori e nei tratti delicati della Fortunato, assume l’esigenza di rendere la donna presenza importante, un punto esclamativo in un mondo che vede il gentil sesso ancora sminuito in molti settori del vivere.

Città lontane da raggiungere, luci in fondo al tunnel, per la Fortunato, la vita è un cammino da affrontare a testa alta, senza mai staccare lo sguardo da ciò che conta, dai veri valori.

Abbracci stilizzati, macchie di colore che tradiscono anche un profondo amore per il divino e per la spiritualità, che emerge prepotente dall’artista.

E proprio la spiritualità emerge in tutta la sua forza emotiva attraverso la luce che caratterizza gran parte della produzione artistica di Gina Fortunato.

Gina Fortunato trascende il mero senso visivo e la banalità dell’estetica, per raggiungere le profondità dell’essenza, oltrepassando lo strato apicale delle cose, dimostrando di essere filosofa matura del proprio tempo, in cui la superficialità dell’immagine, delle mode e degli stereotipi, sono, invece, idolatrati dalle masse.

L’arte di Gina Fortunato è di grande livello, soprattutto perché si tratta di un’artista che, malgrado le costanti ricerche e sperimentazioni, ha già un percorso delineato, che ne configura uno stile inconfondibile.


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