D.ssa Barbara Pellegrini
Quella di Gioacchino Schembri è una pittura a forte vocazione cromatica. Il colore ha un ruolo decisivo nell’impulso creativo. Nell’esercizio dell’astrazione la riproduzione oggettiva della realtà lascia spazio ad elementi simbolici. La pittura diviene così di segno, di campo, di colore, la sperimentazione di tecniche eterogenee lascia intravedere nuove regioni espressive, così come l’assemblaggio di elementi diversi tra loro.Una sorta di primitivismo permea nelle tele di Gioacchino Schembri, risultato immediatamente collegabile alle sedimentazioni della materia stessa. Ci si ritrova allora spettatori di equilibri cromatici dove si alternano per stratificazione nuances dello stesso colore. A volte invece il colore si sgrana, seguendo con fedele lettura la superficie sottostante della tela di juta. Non sussiste casualità in questa sorta di narrazione, l’attitudine emotiva porta così l’artista ad interpretare il concetto di subconscio proprio grazie all’accentuazione cromatica e al susseguirsi multi materico nel perimetro del quadro. La juta, gli smalti, la carta, l’uso della foglia d’oro come estetizzazione di materiali e tecniche povere ci parlano dei diversi piani dell’esistenza dell’essere umano e della netta divisione che divide la realtà dalla componente onirica