dr.ssa Cristina Suligoi

Osservando i quadri di Giorgio ho scoperto un mondo interiore complesso - seppur in apparenza di "semplice" lettura - dal quale traspare un profondo e caparbio desiderio, senza timore alcuno, di mettersi in gioco per scoprire i lati più nascosti del proprio Essere. Un approccio non solo artistico ma anche terapeutico. Sin dai primi esperimenti pittorici, caratterizzati da un uso a volte incerto  ma coraggioso del pennello e della spatola, si nota la volontà di discostarsi dai temi più elementari  per assurgere a una visione onirica, metafisica, della realtà i cui sentimenti sopiti emergono con potenza attraverso i colori, forme e simboli.

Il punto di partenza della ricerca di Giorgio è un cuore, centro pulsante di vita, che emergendo da un caldo fondo paessaggistico pare emettere un suono. Una melodia che, legandosi alle opere successive, trasforma il suo percorso in una sinfonia sino ad esplodere, come in un gran finale, sulla tastiera di un pianoforte...

Il cuore della musica, la musica nel cuore. Un leitmotiv che pare essere, a mio parere ed aldilà dei soggetti e temi affrontati, il motivo dominante e caratterizzante dell'espressione pittorica di Giorgio, al quale auguro di proseguire in questo percorso di per sè affascinante e coinvolgente. Un viaggio che porta molto spesso a confrontarsi, non solo con gli altri, ma soprattutto con se stessi.

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