Carla d’Aquino Mineo
LA POESIA DELL’IMMAGINARIO TRA SOGNO E REALTA'
NEI DIPINTI DEL MAESTRO GIORGIO LIGORI
Una narrazione sospesa nel tempo,
nell’apparizione magica ed inconsueta di
figure e cose, poste tra la visione ed il ricordo,
distingue il racconto figurativo nei dipinti del
maestro Giorgio Ligori, mentre i dati
espressivi coniugano armoniosamente il senso
con la ragione, l’analisi concettuale con la
lirica trasfigurazione del reale, tra atmosfere
surreali che si irradiano nelle scenografie
trasognate. È un mondo evocativo ed onirico,
in cui la realtà visionaria appare in
un’ambientazione fantasiosa che approda a
spazi surreali nel vigore espressivo. Ecco che
allora, le visioni immaginarie nell’immediata
gestualità pittorica e nella brillantezza delle
tonalità, tra i rossi fiammeggianti, i gialli
solari, i verdi variegati della natura e gli
azzurri intensi, rimandano ad una lettura
simbolica, dove l’arcano disvela i suoi segreti,
tra sogni archetipi ed aspettative, in cui
primeggia la magia dell’inconfondibile
sorpresa di una quotidiana teatralità,
suscitando il fascino e mistero dell’esistenza.
In ogni dipinto di Giorgio Ligori risalta il
senso assoluto del colore nel raffinato e caldo
cromatismo che traduce nelle immagini
sognanti il genio nella creatività, l’estro e la
poesia, in cui si svela l’alchimia coloristica
nella fervida fantasia. Nascono, così,
splendidi dipinti che interpretano gli aspetti
psicologici e formalistici dell’uomo, tra
contraddizioni ed ambiguità, dove la realtà e
fantasia del reale si integrano in una surrealtà
che s’inoltra nella ricerca dell’impossibile, da
Chagall a Picasso, seguendo l’ideale
surrealista, in cui le immagini si abbandonano
alle forze del meraviglioso e dell’inconscio.
Stupisce, quindi, la narrazione fantomatica
che determina spazi sognanti, mentre
percorrono un utopico viaggio del pensiero
nella poetica dell’immaginario. Oltre la stessa
concettualizzazione dell’immagine, traspare
nel percorso figurativo del maestro Giorgio
Ligori, in un racconto allusivo, quanto,
fantastico che si snoda nei significati
simbolici della vita. In tal modo, la narrazione
simbolico-espressionista fonde l’analisi
concettuale con la fantasia, cioè la tangibilità
realistica dei dati figurali che sono pervasi da
una luce soffusa, mentre i personaggi della
memoria popolano il mondo evocativo
dell’autore. Ecco perché, c’è qualcosa di
magico che aleggia nei dipinti del maestro
Giorgio Ligori: un teatro di luci si armonizza
nel colore, mentre maschere e personaggi
della memoria vivono una loro segreta realtà.
E’ il fascino di una pittura che si fa metafora e
mistero, nell’emozionalità del colore, carico
di simbologie che interpretano un logos ideale
di sensazioni in un clima silente, mentre
diviene rivelazione e visione fantastica, tra
apologhi morali, pulsioni e sentimento, dove
la meravigliosa scenografia sublima l’arte
nell’incanto di un sogno.
Carla d’Aquino Mineo