Pro.sa M. Fratelli

Nell'arte di Travaini Giorgio si ritrovano fresche ed  immediate  percezioni, raccolte con amorosa partecipazione dell'artista nel suo costante dialogare con la natura e le cose il paesaggio costituisce la fonte privilegiata della sua ispirazione, sensazioni e sentimenti che convergono,  con straordinaria vitalità,  nel suo empito  espressivo intensamente modulato nelle forme  e nei colori, nelle luci e nelle ombre, nelle trasparenze  e atmosfere della sua densa e suggestiva materia pittorica.  Le sua oper  nascono dalle emozioni che riempiono il suo animo di fronte alle mutevoli  forme della natura e delle cose , dai boschi colmi di mistero ma sempre protesi verso una luce mistica e positivizzante,  alle montagne e ai paesi dell'amata Valle d'Aosta , alle suggestive " porte", ora serrate ora aperte,  che dischiudono la mente sull'idea dell'oltre.  Pittore moderno e antico al contempo, Travaini  ama  raffigurare la realtà  che lo ispira  nella sua purezza ,  senza artificiose mediazioni e stravolgimenti , di cui  sa  cogliere l'intima essenza annotandola con rapidità di ritmo nelle vibranti pagine della sua pittura.  La sua figurazione reca le tracce di una tensione impressionista,  che egli risolve con suoi propri tocchi originali , affidandosi ad un cromatismo forte e ben dosato sia nella scansione timbrica che  nel  gioco di luci ed ombre,  per darci una visione della realtà in cui si saldano l'immediatezza  della  percezione e i fremiti dell'interiorità.  Nelle opere di  Travaini , oltre ai paesaggi, troviamo anche fiori e composizioni astratte con foglie, figure e ritratti,  occasioni ispirative che sono per  l'artista preziosi spunti per  intessere un racconto ove condensare l'ammirazione per la bellezza, l'amore per la vita, la segreta fascinazione per le cose quotidiane spesso dimenticate.  Un racconto in cui l'originale inquadratura della visione si armonizza in una poetica interpretazione dei soggetti, per dare risalto ai valori universali che  esprimono e che danno alimento allo spirito. 

(Prof.sa  Marcella Fratelli)