La poesia come forma d'arte
Scrivere vuol dire riappropriarsi del proprio tempo, fermarsi e riflettere spezzando quelle pastoie che ci legano alle lancette dell’orologio della nostra esistenza e che sembra girino sempre più in fretta, sempre in maniera uguale, rendendoci incapaci di emozionarci a ciò che la vita giorno dopo giorno ci riserva.
La poesia allarga i nostri confini, fino ad immaginare luoghi reali o immaginari, tempi futuri e tempi passati fisicamente lontani entrando in contatto con i confini di chi ci circonda, arricchendo il nostro essere. Il tempo si annulla, presente, passato e futuro non hanno più connotazione. Immaginazione e realtà non si distinguono, si uniscono e ci uniscono. Non più Io ma Noi esseri di un mondo che pensa, e si emozione a leggere una poesia che diventa per un interminabile istante condivisione. Ecco, è in quel magico istante che la nostra mente non ha più catene, condivide con tanti altri le proprie emozioni e ci rendiamo conto che il villaggio globale è sempre esistito ieri più che oggi dove viviamo solo l’illusione dello stare insieme ma soprattutto ci rendiamo conto di condividere il nulla.