Lorenzo Basile - Bruno Russo
Giovanna D'Amodio è una artista versatile, per certi versi complessa, con grandi potenzialità tecnico-espressive, che non rinuncia alla ricerca segnico- cromatica e nello stesso tempo esprime uno stile sobrio, asciutto, potrei dire dell' ?essenziale?.Le sue concrezioni si intrecciano con la grande tradizione della pittura surreale- onirica che con Mirò e Chagal raggiunge i suoi livelli più alti dell'espressione pittorica. Una lettura poco attenta delle opere delimiterebbe la sua ricerca nel recinto di un'arte ad ispirazione ?geometrica?, in realtà l'artista prende a prestito le forme per farne altro: la forma è l'elemento vitale che conduce alla soglia del mistero. Le figure stilizzate, che prendono forma nelle sue opere, sono simboli di una umanità dolente alla ricerca del senso, dell'essenza che tutto racchiude. Anche la scelta dei colori non è casuale: un'armonica piattaforma irradia le sue tele che si vestono di stupore e di incanto. I colori freddi che dominano nello spazio in simbiosi con accenni caldi evaporano in mondi e universi magici, fiabeschi, che rimandano ad oniriche visioni. Una realtà trasfigurata si snoda nei sentieri del sogno e si accompagna ad una lucida follia. Automatismi psichici si associano ad elementi razionali per svelare e rivelare i moti del cuore e i meandri dell'inconscio. La pittura di Giovanna è intrisa di poesia, di stupore e di meraviglia: è l'espressione del cuore. Non ci è dato sapere dove la ricerca dell'artista la spingerà, siamo certi, tuttavia, che ella saprà interpretare al meglio il suo mondo interiore che non è fatto di sola emozione e passione, ma contiene il vissuto di una donna che sperimenta nella sua vita il non senso di un mondo alla deriva, che annaspa claudicante alla ricerca del senso.
Lorenzo Basile
Critico d'Arte, Pittore, poeta.
Le sirene di Giovanna D'Amodio sono filamenti virtuosi che nuotano nella fluidità ideale della vita, mentre attorno corrono imperterrite raccapriccianti curvature che a tratti custodiscono e a tratti sfuggono dalla ricerca di una continuità. La prima, quella in cui sono immerse le figure femminili, ha il colore del mare, della profondità ideale ove sono custoditi i sogni e i sentimenti, che costituisce anche il meandro della ricerca introspettiva di ogni essere, alla continua rincorsa delle verità che gli possono dare forza. Il mare è l'esemplificazione dell'amore, dell'assoluto che si identifica con il sogno ancestrale della propria dimensione corporea e di quella spirituale, che nell'interfacciarsi generano attriti comuni, ma nel caso della donna formano i principali dubbi e le maggiori discrepanze, essendo lei abituata a comprendere tutto e ad essere amata senza prospettive laterali.
L'immagine delle sirene, vive tutt?altro che la monodimensionalità della vita, ma si sovrappone come una mattonella all'altra dimensione che sembra sottendervi, mentre le geometrie irregolari dominano il passaggio da una realtà all'altra. Sembra rappresentare il dolore che come un riquadro di notevole spessore, tende a scivolare sul piano inferiore, come se il dipendere, il volere il contatto, facesse parte di un dominio limitato che la donna tende a schivare per imprimere il suo primo postulato, che è l'essenza della relatività che la segna: la tendenza ad ammaliare e a fuggire.
Sono figure che non turbano quelle di Giovanna, perchè parlano senza urlare; sembrano esse stesse disegnare i contorni del dettato, del contatto difficile ma necessario, della voglia di saltare dalla dimensione alla successiva, senza farsi male, e fare male. Non a caso le dimensioni sembrano volersi raccordare dalla figura stessa, dai colori e delle proprie geometrie, per delineare un quadro definitivo e attraversarlo per una stabilità, dopo un viaggio senza sosta.
Alla fine è il fascino a prendere il sopravvento dello sguardo, e l'artista sorride soddisfatta perchè è riuscita a trasmettere qualcosa di importante e di tenue nel suo passaggio, come un sibilo di femminilità che una sirena può emettere anche nel profondo di un mare in tempesta, che si erge come la vita nei pensieri di ciascuno.
BRUNO RUSSO
Direttore del giornale: www.corriereblu.net