Bruno Gallo
“In Giuseppe Bossa, il realismo attento e preciso della scansione figurale non si arresta all’edonismo puramente pittorico e oggettivo pare investire tutto con un alone carico di suggestione e fantasie, dove la capacità dell’immagine, sembra s magicamente sospesa tra forma e contenuto. Questa attraente bivalenza contraddittoria di significazioni trova sul piano generale della composizione una convincente possibilità esegetica, se si considera il gusto realistico con il quale l’autore costruisce i propri soggetti. In altre parole l’intervento dell’artista sembra iniziare ancor prima che trova la sua attivazione, disponendo-anzi astraendo- determinati elementi dal mondo circostante, per ricomporli in una sorta di atmosfera tra l’imprevedibile sacralità e il voluttuoso vagheggiamento.”