Francesco Paolo Campione - Palermo
Come assicurare un futuro all'arte? Probabilmente non smettendo mai la ricerca, sia essa formale, tecnica, simbolica. Nella pittura di Greco non troveremo mai una linea ripetitiva, un colore che ritorna identico in un altro quadro, una tecnica che serialmente realizzi delle "parti gemellari". L'opera di Giuseppe Greco è essa stessa sperimentazione, nell'accostamento sorprendente dei materiali, nell'invenzione di forme che non rinnegano la tradizione ma la vivificano: osservando alcuni dei suoi quadri troveremo echi da Paul Klee, da Matisse, da Rothko; ma anche dei nostri Carla Accardi e Domenico Sanfilippo. Troveremo anche i riflessi dello sperimentalismo di Burri, il concettualismo degli anni 50-60, persino i richiami alla grande tradizione decorativa d'inizio Novecento: ogni quadro di Greco (e invito a leggere con attenzione i titoli e sottotitoli, essi stessi consustanziati alle opere d'arte giacché vi è racchiuso il concetto espresso nelle forme del visibile) è la tappa di un percorso formale che, siamo certi, è ben lungi dall'arrestare la sua forza creativa.
Francesco Paolo Campione