Armando Capri

Di questo pittore possiamo seguire la crescita da una stagione all?altra. Crescita che va dal suo distacco dell?ovvio pittoricismo, plein-air, ai risultati del colo- re puro attraverso rimandi e richiami intorno alla figu- razione. Figurazione astratta qui presente e implicita nelle componenti geometriche. Sono illustri gli artisti che lo precedono, nella convin- zione che la pittura insegua il loro appagamento nel colore, cosi come il disegno sta nella linea; ma oggi, più di ieri, Pespressione pittorica si divincola nelle spirali soffocanti del realismo che si propone con la tecnica foto-video-telematica dell?immagine. Ora, il colore di Paradiso propone una realtà artistica che nessun mezzo tecnico può concepire: è lo spetta- colo di una visione dinamica, fatto come di attimi, dove la natura si fa ?tessera? del mosaico dell?emozione soggettiva. ?Amo Pinsieme dell?armonia che si raggiunge col colore? ci ripete Paradiso e aggiunge: ?Nei miei qua- dri c?è molto colore, non molti colori, perché la natura è un tonale, fatta di straordinaria luminosità armoni- ca?. ll pittore intuisce che la sua meta non è la scomposi- zione prismatica della luce, come avvenuta in Georg Seurat; egli forse è alla ricerca di un'autonomia ideale fra i fenomeni che fecero capo a Kandinsky e el cubi- smo; si muove con acume oltre la forma e, nel frat- tempo, la evoca nella struttura primaria. Armando Capri