Adriana Repaci a proposito dell'opera "Terra e fuoco"
Il colore graffiante insieme alla passione materica proiettano lo spettatore in un viaggio introspettivo di rara efficacia. Il fuoco e la terra avvolgono l'osservatore in una sensualità istintiva e selvaggia. L'uso di colori caldi avvolge lo spettatore in una sensazione di passione e di forza e lo costringe ad una riflessione sul tema dello scontro tra gli opposti e dell'armonia scaturita non dalla pacificazione degli intenti ma dalla rassegnazione e dal deperimento dell'animo. La sinuosità delle fiamme ricordano un corpo femmineo in una forsennata danza. L'impatto emotivo viene tradotto dall'artista nell'intensità della luce dell'opera che costituisce uno squarcio a cavallo tra le dimensioni e provoca una fascinazione negli occhi dello spettatore che fa vibrare le corde dell'anima. L'incontro tra l'osservatore e l'opera fa scattare un innesco che ne determina un'esplosione nel proprio mondo introspettivo. Il collante di tutto ciò è una curiosità introspettiva di un immaginario profondo il quale suscita riscontri inaspettati e misteriosi.