Arturo Calzona

                                                   Un dialogo calmo e pacato

  “'Svelarsi' è difficile per tutti e non è casuale che solo dopo avere abbandonato la sua funzione di insegnante, libera, per così dire, da impegni istituzionali, abbia deciso di compiere il grande salto.

  Chi vuole leggere correttamente le opere di Grazia, deve tenere sicuramente conto di tutte queste componenti, che peraltro sono ancora presenti nel suo modo di usare i colori e nel suo modo di costruire un quadro. Nell’uso monocromo del colore c’è una certa riservatezza che diventa delicatezza, i suoi quadri difficilmente aggrediscono chi li guarda, sono piuttosto un invito ad entrare in dialogo con Lei con calma e pacatezza. Ma c’è anche un altro aspetto che deve essere sottolineato: il quadro per Grazia è sempre un progetto e un progetto è un atto di riflessione, un momento in cui il pensiero – il logos – deve scandagliare diverse ipotesi e sapere tenere in debito conto anche che la pittura è un linguaggio con una sua lunga storia. Osservando infatti alcuni quadri che hanno origine da forme geometriche e che potrebbero fare pensare a un riferimento alla tradizione futurista o cubista si comprende come tutto sia stato calcolato e progettato rigorosamente, ma si capisce anche come i vecchi tentativi di “imitare” Cézanne o altri pittori Le abbiano fatto capire che dipingere è un modo complesso e particolare di comunicare con gli altri attraverso un linguaggio che possiede un codice linguistico stratificato nel tempo e nella storia della cultura, un codice che non può essere facilmente messo da parte e licenziato in nome di una gratuita libertà di espressione esclusivamente gestuale."

                                                                                       

                                                                                    Arturo Calzona