Rino Battistini
Gli artisti ritrovano, nelle caratteristiche del paesaggio in cui hanno trascorso l’infanzia, le matrici e le coordinate della loro ispirazione e creatività; in particolare quando queste riportano a quelle emozioni, a quei sogni e a quei sentimenti sorgivi, che hanno forgiato la loro sensibilità e capacità espressiva.
Sono quegli stati d’animo, quelle fantasie intense e quegli affetti profondi, che riportano ai sogni e alle aspettative di quella età dell’oro che è stata la fanciullezza, anche se gli eventi reali o fatti di famiglia sembrano averla offuscata e confinata nella parte intima della memoria. In quel nucleo dell’animo resta viva l’eco di quella musica soave, come il ricordo di un paradiso perduto.
Nel mondo creativo di Grazia Badari e nella ispirazione che lo arricchiscono, si notano due motivi conduttori: la vicinanza del Po e il suo talento innato per il disegno. Il grande fiume scorreva nei pressi della casa natia a Luzzara e, ormai da tempo, vicino alla sua casa costruita a Sailetto.
Il Po caratterizza non solo i paesaggi che lo circondano, più o meno lontani dai suoi alti argini che accompagnano il suo corso come opere ciclopiche, ma con i suoi boschi e le altre terre nelle vaste golene, che fiancheggiano il suo corso tra banchi di sabbia, canneti e fitte selve. Il suo alveo è una grande vena naturale, un solco ricco di eventi e di transiti storici; inoltre nelle sue acque si rispecchiano il firmamento e in senso simbolico i significati dei cicli stagionali e i movimenti dei meccanismi cosmici.
Per un’artista il grande fiume propone in ogni momento motivi d’ispirazione, sia nella composizione di campiture che nella definizione di tonalità ispirate alle sue atmosfere tonali e materiche: nella levità informale delle sua albe o nei timbri suggestivi dei rossi al tramonto, ai quali si aggiungono i toni intensi dei canneti e delle selve, tra cui le acque scorrono come l’immagine di vita perenne.
Professore Rino Battistini