Aldo Albani,

 critico e storico d’arte

“Ai confini delle ataviche memorie sospese nel tempo, laddove la Fede abbraccia l’istanza esistenziale dell’indomito Artista, vige la gestualità creativa che osserva l’infinito” 

L’incontro con il Maestro Ignazio Colagrossi, poeta, pittore, scultore, è avvenuto nel corso di una sua mostra a Roma, con il quale sono bastate poche parole, ed istintivamente siamo entrati in sintonia, perché nel suo spazio espositivo, osservando attentamente le sue opere scultoree, si avverte un messaggio spirituale immenso, che offre a chi guarda una grande serenità e soprattutto un’intensa ed irrepetibile emozione. Da qui la consapevolezza di trovarci innanzi ad un antico cesellatore della materia dotato di un’umanità vera, e di una nobiltà d’animo che lo rendono unico, perché a mio giudizio, Ignazio Colagrossi è stato, è e sarà sempre il sensibile Artista del sentimento, legato alla migliore tradizione culturale mediterranea ed ancora capace di sognare, estraniandosi dall’ossessivo frastuono delle metropoli del nuovo millennio falcidiate dalla solitudine. 

Così dalle sue abilissime mani si sono avvicendate opere intessute da significato spiritualistico, dall’arte Sacra, all’Arte profana, fra le quali annoveriamo il bellissimo Volto di Cristo, le Mani di Manzù, (omaggio al Maestro Giacomo Manzù), il busto di Gaetano, (dedicato a suo Padre), la scultura di San Giovanni Paolo II, di cui una copia è nella Sala Stampa della Santa Sede — Città del Vaticano. Nell’Artista Colagrossi, vengono concentrati profondi concetti evolutivi e soprattutto un’incessante operosità all’esaltazione oggettiva, della libertà del pensiero. A mio giudizio, Ignazio Colagrossi, resta fondamentalmente un artista d’altri tempi, integro e genuino, che è riuscito a crearsi una precisa connotazione, capace di promuovere quelle silenti riflessioni intimiste, che ancora oggi ci permettono di ritrovare la nostra dimensione spirituale al cospetto con l’infinito, perché in estrema sintesi, la sua è una proposta d’Arte autonoma e tenace, baciata dalle ali dell’immortalità.