Marianna Vicinanza,
redattrice di ANTEPRIMA, settimanale di Latina e Provincia.
La poesia come avvio alla serenità interiore, come sostegno della verità. Così possiamo definire l’opera di Ignazio Colagrossi, poeta e pittore per vocazione, scrittore sensibile ed eclettico che da anni porta avanti nella vita e nella attività letteraria, un discorso di coerenza ideale di recupero di antichi valori perduti. Riconoscimenti e consensi continuano a contornare le sue opere, presenti in premi letterari prestigiosi. Il terzo posto della sezione Poesia del Premio Tascabile di Latina (1995), è solo una parte dell’autobiografia di Colagrossi che spazia dalle scoperte delle proprie inclinazioni alla volontà di condividerle, all’amore per la famiglia teneramente confidato, a temi di dolorosa attualità, alla ribellione umanissima nei confronti delle ingiustizie sociali e dei problemi che affliggono parte della gioventù. Drammi privati, ma anche voci di universale inquietudine ed amarezza sulla condizione esistenziale dell’uomo di oggi, inviti per sollevarci, per richiamarci al senso autentico dell’esistenza, dunque poesia attestata sulla linea dell’anima, destinata a lasciare tracce.