Rosalba Silvestri,
redattrice de “LA PIAZZA di Latina” settimanale indipendente, di Latina e Provincia.
A nessuno verrebbe in mente di mescolare, (carmina non dat panem!) l’inclinazione per la Poesia e il denaro, e meno che mai l’accostamento sarebbe plausibile conoscendo Ignazio Colagrossi, autore controcorrente di versi che ha fatto della Poesia una quotidiana vocazione senza riserve e senza alcun compromesso di natura utilitaristica. La strada della dignità umana è quella della affermazione del proprio essere, al di fuori della facilità illusoria delle mode e delle strumentalizzazioni, ed è la strada che Ignazio Colagrossi percorre da sempre. Il suo anticonformismo è istintivo, la passione che si porta dentro, l’ha messa in un libro che rende evidente la scoperta di una verità elementare: di Poesia si può vivere. La Poesia può essere stato totale e totalizzante dell’uomo, per Ignazio è un bisogno e una dedizione, non per quanto possa assicurare o rendere, ma per la speranza che può infondere, senz’altra necessità cui obbedire che l’urgenza stessa dell’ispirazione, vicina quasi alla stessa estrema credibilità della vita.