Alessandro Riba

La magnifica e disturbante arte di Iviglia gianni detto il Caravaggino attinge dall'immaginario

e dal quotidiano, creando universi pregni d'imperfezione spettrale e di perfetta realizzazione.

Come se fosse una sorta di condanna a vita. Nelle sue tele, pare quasi che l'artista immerga gli occhi e il pennello in un lasso di tempo senza soluzione di continuità .

Apparentemente non terminati, i suoi dipinti sono forse segnati dal gusto dell'artista di dipingere

di notte e terminare alle prime luci dell'alba. Nella seconda parte della vita, inizia un percorso

differente ovvero quello di andare ogni giorno a letto più tardi rispetto al giorno prima, vivendo così

in un lasso di tempo artistico indeterminato, sospeso, mai finito completamente, che lo costrinse ad emarginarsi dalla vita sociale. Iviglia concilia questo isolamento con la cerchia familiare e la propria vita emotiva, mantenendo così un equilibrio delicato e studiato tra l'esistenza quotidiana e il suo lavoro.

L'artista, ha realizzato pitture ad olio che hanno uno stile impressionista in combinazione con soggetti surreali.

Il risultato è qualcosa di realistico ed inquietante da sembrare quasi creato per mezzo di

manipolazione digitale, piuttosto che con il mero utilizzo di olio su tela. I dipinti di Iviglia

sono affascinanti nel loro stato di 'non finiti'. La loro bellezza non risiede solo nel loro realismo,

ma nel modo in cui appaiono imperfette. L'immaginario spettrale e la vernice sanguinante prendono vita nelle sue opere da eventi apparentemente banali: una posa statica, un drappo avvolto intorno al collo ecc..ecc...ecc...“Sembra un artista tormentato, ma in realtà non lo è; ha semplicemente vissuto nel

suo mondo personale e lo ha espresso in quel modo”.

Iviglia si rivolge a se stesso e alla pittura, dove studiando una miriade di

tecniche pittoriche consolida la sua maestria compositiva ed espressiva,

disegnando suggestive bocche aperte e doppi ritratti. "Non ha mai dipinto paesaggi

o esterni e ha avuto pochissimi rapporti con la critica o il mondo dell'arte".

L'intimità che mostra con i suoi primi due palchi, il blu e il rosa, svanisce nel

suo periodo più commerciale,quando ha ampliato la sua gamma di colori e modelli

utilizzati. Questo gli ha dato maggiore visibilità negli anni '90 e2000

L’ipersurreealismo, come suggerisce il nome,è una tecnica pittorica che tende

a riprodurre le immagini fotografiche in modo il più fedele possibile per poi

essere modificate con visioni dell'artista.

L’opera viene prima studiata come un set fotografico poi riprodotta come fotografia,

ingrandita, L’artista Gianni Iviglia si pone a cavallo tra iperrealismo ,il surrealismo e

l'ipersurrealismo poichè crea dipinti iperrealistici “non finiti”, i suoi modelli

scompaiono nelle pieghe dei teli in cui sonno avvolti, o nelle colate di pittura.

Il risultato è che i soggetti risultano imperfetti, non finiti,

e somigliano più a presenze eteree, fantasmi sognanti in uno spazio ben definito come

scenografie teatrali.

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