Davide Sciuto

Nell’Antichità l’acqua era considerata come forza divina, elemento primo dell’universo, secondo il  greco Talete. Da questa concezione filosofica è derivata la metafora poetica del mare, inteso come luogo dell’esistenza, e della navigazione che simboleggia la vita umana.

Così il poeta Orazio esorta a non allontanarsi eccessivamente dalla costa per seguire l’ambizione, né a rasentare le scogliere travolti dalle ansie, ma a navigare in acque non troppo distanti, per raggiungere l’equilibrio interiore. Anche le marine dai toni caldi e dai colori forti, raffigurate da Ileana Della Matera, sembrano lontane e vicine nello stesso tempo: non sempre si vede la terra, ma spesso compare il volo rassicurante dei gabbiani che rendono la vista dell’immensa distesa d’acqua più famigliare e con la dolcezza del loro movimento si contrappongono alla violenza delle onde.

Il mare, infatti, rappresentato nella sua forza tempestosa e misteriosa, costituisce uno dei soggetti prediletti dall’artista, che rivisita la natura secondo una vena romantica, alla maniera del Turner.

A differenza del pittore inglese, però, non prevalgono i gialli, ma gli azzurri. L’insistenza sulle tonalità marine e sui bianchi conferisce allo spazio pittorico, creato da Ileana Della Matera, un carattere soprannaturale, mistico, capace di indurre lo spettatore non solo ad osservare, ma anche a contemplare.

In tal senso il colore svolge un ruolo predominante: le grandi campiture e le pennellate ampie e dense generano  rappresentazioni dotate di una qualità materica, di un movimento avvolgente e trascinante, come se la pittrice volesse avvincere l’osservatore, incantarlo con la sua vis creativa.


Le azzurre distese solcate dalle onde acquistano così un valore metaforico, un carattere spirituale tale da richiamare il pathos mistico della pittura romantica della prima metà dell’Ottocento: la rappresentazione conserva in sé una forza epica, capace di svincolarla dalla contemporaneità, per conferirle una dimensione più antica e universale. Tuttavia la tecnica mista, l’utilizzo di ampi pannelli e una certa tendenza a trattare il colore in senso espressionista richiamano la modernità di una pittura che sembra volersi sottrarre alle mode dei tempi e mira direttamente al messaggio esistenziale.

Ciò è attestato anche dagli altri soggetti che caratterizzano l’opera di Ileana Della Matera, come ad esempio i ritratti, realizzati su cartoncino, tra cui si distingue la raffigurazione dell’ “Amor sacro” (quello della madre per un figlio) contrapposto all’ Amore “profano” (quello passionale), di reminiscenza tizianesca.

In queste composizioni la pittrice dimostra una buona padronanza della tecnica del disegno.

Nei suoi dipinti prevalgono fondamentalmente i valori coloristici: la delicata sensibilità dell’artista, amante anche dei fiori, rappresentati con intenso plasticismo e vivacità di toni, sembra manifestarsi attraverso una vena impressionista che, insieme a quella romantica, contribuisce a creare uno stile figurativo di grande forza naturalistica e, soprattutto, lirica.


Davide Sciuto

10 ottobre 2004