Dott.ssa Carla d'Aquino Mineo
LA PITTURA COME SIMBOLO NEI DIPINTI
DEL MAESTRO PIER LUIGI IMPEDOVO
Una folla di individui sfila davanti al nostro
sguardo negli splendidi dipinti del maestro
Pier Luigi Impedovo, dove il contesto coglie
momenti di vita quotidiana, e si comprende
subito che i personaggi della memoria
rappresentano la reale condizione, tra
incoerenze ed ambiguità dell'odierna società.
Essa appare con discrezione, portandosi dentro
un'angoscia esistenziale, dove la vita sociale
obbliga ciascuno ad incolonnarsi come se
fossero ingabbiati nella costrizione di essere
degli automi. Ecco che allora, volti e sguardi
trasfondono una pena legata al loro destino,
mentre il segno regna sovrano, tra i valori
soffusi nella dialettica di un intenso
cromatismo. Pier Luigi Impedovo potrebbe
essere catalogato nell'ambito
dell'Espressionismo tedesco e nel filone
neorealista, rinnovato nella sua continuità
storica, attraverso una nuova modalità stilistica
che supera i dettami accademici, seguendo le
orme di Guttuso. In verità, nella sua
significativa narrazione figurativa non forza
mai l'immagine, ma in essa domina il silenzio:
quindi un fattore psicologico che coglie anche
aspetti formalistici.
Nessun urlo alla Much, bensì una riflessione
sulla capacità che ha l'uomo di comunicare
senza parole, ma con le immagini che parlano
da sole. Anche il movimento si svolge nel
silenzio, ed è un movimento che svela lo stato
d'animo ed il dinamismo fisico, mentre la
gente esterna i disagi sociali. Dove sta la
libertà dell'uomo? Dove il suo desiderio di
amare? Persino la gente che si raccoglie per le
vie della città si porta dietro un dolore
ancestrale. Ed è questa capacità psicologica di
Pier Luigi Impedovo che ci colpisce: egli
rende ogni cosa alla dimensione surreale che
risale dai nostri oscuri precordi ed invade lo
spazio della realtà alla ricerca di una nuova
verità.
Carla d'Aquino Mineo