Le visioni impressioniste di Iryna Omelin

Da sempre innamorato dell’Arte, attraverso l'attento esame che l’affascinante carriera (di critico) mi presenta: numerosi artisti, più o meno dotati, per i quali riesco tuttora a leggerne i valori potenziali espressi in “genio-cromie”.

Scusate il termine, voglio rendere perfettamente l'idea dell’arte di Iryna Omelin, la cui visione artistica ho avuto modo di comprendere valutando le sue opere.

Nella lettura della sua produzione totale, osservo molta propensione agli spunti che ci offre Madre Natura, ivi compreso ciò che produce di meraviglioso attorno a noi.

L'artista spazia tra paesaggi nostalgici e molto romantici, a soggetti di Nature Morte, fossero frutta o fiori appena colti.

Le sue opere sono tutte legate da precise peculiarità: ovattate e piene di gravidi silenzi che inneggiano il

rispetto e la sacralità del momento, sia il profumo che la freschezza di fiori, in cui è la “rugiada” a padroneggiare il campo bioenergetico della visione artistica.

Un equilibrio dei sentimenti che resetta l'anima e le dona i precisi e voluti silenzi, rispettosi e dovuti.

Sono scorci legati ad un crepuscolarismo che va oltre l'orizzonte e che inneggia al recupero dell'anima ed al ripristino dei sani rumori della Terra, tra odori, cinguettii e il sibilare del vento che penetra nei boschi o accarezza il mare

Oserei dire che le sue opere sono “Art Therapy” per la loro purezza, armonia, emozione e cromie che affascina- no.

I colori rosei e fuxia sono da sempre considerati e usati da artisti molto sensibili, pacati, romantici ma pur fermi nei loro paradigmi in cui credono e propongono, intenti ad operare verso i loro interlocutori, la loro genialità creativa, il loro credo stilistico con opere “di razza”.

Ebbene, ammiro la produzione di Iryna Omelin poiché ho avuto modo di approfondirne aspetti e motivazioni visce- rali, dalle quali non potrebbe mai discostarsi.

Una Cascata di Ciliegie Olio su tela - 50x110cm

Mario Salvo

Maestro Internazionale e critico d’arte