Sessantacinque artisti in ginocchio da Frida Kalho
novembre 17, 2018
Francesca Mazzotti
Una delle più grandi mostre collettive dedicate alla grande pittrice messicana arriva nel profondo Sud dopo aver girato l’Italia e si prepara ad approdare in America Latina
Approda a Cosenza la mostra itinerante Omaggio a Frida Kahlo.
Ben 65 gli artisti in mostra alla Galleria d’Arte le Muse che, dal 10 al 25 al 25 novembre, ripercorrono tutti i mondi di Frida con tecniche, stili e percorsi diversi, dei quali offre una visione d’insieme l’opera di Isabella Maria B ImbArt, posta quasi a conclusione di un percorso concettuale che racconta le sofferenze della grande artista latinoamericana: dalla terribile malattia che la segnò dall’età di 6 anni, all’incidente col tram subito a 18 anni e che la costrinse per lunghi periodi a letto per tutta la vita, dall’amore passionale per Diego Rivera a quello viscerale per la natura e il suo Mexico, fino agli aborti che le impedirono di diventare madre, conseguenza dei danni permanenti riportati dopo l’incidente.
Ma nella mostra c’è tanto spazio anche per quella gioia di vivere che tanto segnò a fondo la sua breve esistenza fatta di battaglie. «Per una comunista convinta, usare il profumo francese Shalimar e lo smalto rosso era un modo visionario di riconciliare qualcosa che, al resto del mondo, sembrava impossibile: femminilità e femminismo», sembra ricordare l’opera di Maria Grazia Impagnatiello posta all’inizio della mostra. Natura e animali giocarono spesso un ruolo fondamentale nella pittura di Frida Kahlo, protagonisti, insieme alla pittrice, di numerosi autoritratti o parte integrante dei paesaggi rappresentati.
Ed ecco, allora, i gatti, nell’opera di Dania Minotti, le scimmie ragno che l’artista accudiva come membri della sua famiglia nell’opera di Sara Ghedin, mentre la leggerezza delle sue farfalle si può rintracciare nelle opere di Domenico Caruso. Ritornano le terribili sofferenze delle innumerevoli operazioni che dovette subire nell’opera citazionista della Colonna rotta di Luca Ceccanti. Manola Caribolti, invece, ritrae Frida in un atto selfico. In Twin se, doppio sé, di Maria Romeo c’è un gioco di sovrapposizioni soprattutto del messaggio pubblicitario per cambiare il significante della parola, in un overlap che molto deve a Rotella.
A partire dall’Omaggio a Frida di Salvatore Denaro composta da borbottina, un mix di argilla rossa su argilla bianca, a regnare nella mostra sono soprattutto i ritratti. Non è un caso poiché, come ha spiegato Amedeo Fusco (curatore e ideatore della mostra insieme a Miryam Peluso) dopo l’incidente che la costrinse a letto, Frida ricevette in regalo dai genitori dei colori e un nuovo letto a baldacchino sul quale venne posto uno specchio. In questo modo poteva guardarsi. Nacquero la sua poesia e i suoi autoritratti: «Dipingo quello che conosco meglio». Frida è stata un grande esempio di resilienza, poiché ha saputo trasformare la sua sofferenza e la sua malattia in arte. La mostra che si avvale della partecipazione di artisti internazionali è itinerante e si concluderà in Messico nella casa di Frida Kahlo. Organizzata dal Centro di Aggregazione Culturale e dalla Galleria d’Arte Le Muse di Miryam Peluso, l’iniziativa gode del patrocinio dell’Ambasciata del Messico. La mostra è stata già allestita a Roma, presso la Cancelleria Vaticana; a Bergamo nella Sala Manzù; a Milano presso l’Istituto Cervantes; a Lucca nell’Orto Botanico; a Ragusa, nel Centro di Aggregazione Culturale; a Melilli, presso il Palazzo Municipale e a Diamante per la ventiseiesima edizione del Peperoncino Festival.
Di seguito l’elenco degli artisti in mostra:
Francesca Barnini
Alejandrina Calderoni
Salvo Distefano
Beatrice Nicosia
Xavier Yarto
Giorgio Trucco
Simona Benedetti
Pasquale Vulcano
Paola Galli
Sara Ghedin
Nara Kirakosyan
Angelo Criscione
Nina Vm
Manola Caribotti
Reyna Zapata
Maria Rosa Beghelli
Mariella Mascaro
Barbara Guarini
Cristina Cateni
Roberta Bruno
Ubaldo Petroni
Bernardetta Olla
Roberto Trucco
Gianfranco Brusegan
Annalisa Cavallo
Angelo Mangione
Sergio Cimbali
Agostino Viviani
Salvatore Denaro
Dania Minotti
Piera Narducci
Lina Mariolu
Maria Nencioni
Ombretta Montanelli
Lucio Morando
Giovanni Peroncini
Laura Girardello
Fabrizio Viola
Paolo Cutrano
Alessio Schiavon
Manuela Distefano
Andrea Nanì
Emanuele Bellio
Carmelo Carrubba
Laura Longhitano
Federica Furci
Stefano Lorandi
Maria Grazia Impagnatiello
Anna Rita Camassa
Isabella Maria B.
Maria Occhipinti
Mariagrazia Diquattro
Silvana Occhipinti
Maria Romeo
Luca Ceccanti
Maria Pia Mucci
Clara Pasquino
Ivo D’Orazio
Arturo Barbante
Paola Ummarino
Barbara Puglisi
Adriana Schembari
Demmy Avanzi
Domenico Caruso
Patrizia Villani.