Alessandra Zanardi-Il Giorno

San Donato Milanese - Si è conclusa lunedì la mostra del designer Ivan Saccomani ospitata nel locali a pianterreno di Cascina Roma San Donato Milanese. Un'esposizione che ha ben risposto all'esigenza di fare della struttura non solo un contesto dedicato alla messa in visione di opere di artisti già noti al pubblico (al momento, Cascina Roma ospita, ad esempio, la mostra delle acqueforti di Marc Chagall), ma anche un punto, espositivo per personalità emergenti, che hanno fatto del'arte l'attività primaria delle loro giornate oppure un semplice hobby, cui dedicarsi nei ritagli di tempo. Ivan Saccomani che, oltre alla sua produzione artistica, si occupa di progettazione e architettura d'interni, colpisce lo spettatore per lo slancio sperimentale che; caratterizza la sua opera. I colori prendono corpo sulla carta in; maniera grezza, imprecisa e danno sostanza a composizioni e scomposizioni materiche, che mescolano in un'unica opera pittura e scultura. Questo melange di forme fa di Ivan Saccomani un? esponente dell'arte tipicamente novecentesca, di un'arte, cioè, che! scardina la tradizionale distinzione tra pittura, scultura e architettura per racchiuderle in un unicum per dar vita a una dimensione creativa totale. E caratteristica di tutta l'arte contemporanea è anche la tendenza, evidenziata da Saccomani, di tornare all'archetipo, alle forme primordiali della realtà, alla linea come principio organizzatore! del mondo, a un modo di procedere schematica e assolutamente non è convenzionale. Il suo primitivismo si esprime nella geometrizzazione imperfetta delle figure, nei segni imprecisi, nell' essenzialità degli oggetti e degli ambienti raffigurati.
FONTE: Il Giorno quotidiano net 2001/10/24
Alessandra Zanardi