Michele Govoni

#inattesadelritorno Giorno 10

Ivana Urso - Spazio all’universo

E’ singolare come molti artisti siano in grado di generare una forma d’arte non solo nell’opera, ma anche nel titolo.

Ivana Urso fa parte di quella categoria di artisti che, pur nella profonda libertà di espressione visiva che accompagna la sua intera opera, affida un messaggio anche al titolo. Si badi bene, non al titolo che sia semplicemente didascalico del contenuto dell’opera. Ma un titolo che sia esso stesso arte, o per meglio dire, poesia.

Spazio all’universo, titolo dell’opera che esponiamo qui nella galleria virtuale, è parte di queste forme d’arte. 

Innanzitutto l’opera. Siamo nell’ambito del figurativo, seppur orientato ad un mondo che, lasciato il nostro pianeta, si rivela nei misteri dell’universo.

Un grande pianeta immaginario, un suo satellite e in primo piano ciò che appare essere come una navicella spaziale. Tre elementi a riempire il grande supporto quadrato. Tre come numero perfetto di un mondo che va al di là della nostra umana percezione e al quale è giusto lasciare il giusto spazio, la corretta comprensione.

Spazio all’universo è un invito a lasciare spazio alle idee, anche a quelle con cui non siamo d’accordo. Lasciare lo spazio giusto ad un mondo extra dal nostro e che ancora non è stato sufficientemente indagato.

Ivana Urso ci racconta questo mondo attraverso il colore e la forma. La circolarità, elemento tipico della filosofia medievale come il “mundus”, cioè di ciò che girando si rigenera, torna nelle forme inscritte nel quadrato, forma armonica presa in prestito dalla classicità, in una ricerca senza fine che abbraccia norme geometriche a forme libere, fino ad un uso della materia cromatica che si fa tridimensionale sulla tela, agendo per piani paralleli.


(Contributo critico di Michele Govoni)

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