Rosi Raneri
? La singolarità dell?artista Joseph Toufic El Jamous è da ricercarsi, oltre che nei suoi lavori, nelle esperienze artistiche che egli ha vissuto e all?interno della sua vita, la quale molto spesso, diventa un tutt?uno con le sue opere.
All?interno delle sue composizioni, in particolar modo nelle nature morte, vi è un?assoluta importanza dello sfondo, che acquista uno spazio predominante all?interno della composizione del dipinto. Insieme agli oggetti rappresentati, lo spazio ritiene una profonda importanza, come il fondo d?oro delle icone, partecipa della stessa consistenza materica degli oggetti e dei personaggi e ha il medesimo valore.
Ciò è dovuto anche per le particolari tecniche artistiche da lui ricercate e in continua fase di sperimentazione, quali raffinate guache, pittura a secco con caseina, colori acrilici. In particolare ne Il volo di Icaro sembra di toccare con mano l?intensità materica dello sfondo blu, che sembra realizzato in puro lapislazzuli.
Il blu, sfumatura dell?eternità per eccellenza, persiste all?interno delle sue opere e mantiene sempre il suo fascino simbolico, spesso ritrovandosi alle spalle dei personaggi da lui ritratti.
Nell?opera che rappresenta Il Tempo, l?azzurro diventa più luminoso e trasparente, collegando lo spazio che separa gli antipodi del tempo, la giovinezza e la maturità, per riportarlo nel ciclo dell?eternità, dove tutto è possibile e può ricominciare. Le gradazioni dello spazio azzurro simboleggiano così il lento e inesorabile trapasso del tempo.
Negli affreschi rappresentanti Le Ninfee, realizzati con la padronanza acquisita della tecnica, troviamo un inaspettato incontro di tonalità floreali verdi, gialli e marroni su sfondo nero: base tonale, silenzio, punto di partenza del dialogo dei colori.
Lo studio del mosaico lo porta inoltre ad appropriarsi di uno stile tipicamente bizantino, laddove le diverse cromie suscitano diverse emozioni: blu, colore della trascendenza, mistero della vita divina; rosso, il colore più vivo, simbolo della natura umana; verde, la natura, fertilità e abbondanza; marrone, tutto ciò che è terrestre e nella sua natura, più umile e semplice.
La sua passata e attuale occupazione come monaco sinaita e la sua diversificata e molteplice formazione artistica, lo portano a trovarsi adesso in un perfetto punto di incontro tra intellettualismo e trascendenza, tra umano e divino. ?
Rosi Raneri