CRITICA DEL PROF. GIOVANNI ZAVARELLA, critico d'arte e letterario.
CRITICA DEL PROF. GIOVANNI ZAVARELLA,
critico d'arte e letterario.
La pittura scintilla della sapienza di Dio persegue da sempre la bellezza. Eterna.
L'uomo sapiens del XXI secolo per dissolvere la nebbia del relativismo esistenziale e della barbarie della violenza, deve far ricorso alla creatività della Luce che è gioia e amore.Incommensurabili.
Come il musicista così il pittore smisura il proprio essere guizzo creaturale, nelle sconfinate praterie dell'amore, laddove il silenzio si fa canto per lodare Colui che tutto puote e i lontani orizzonti si declinano verso il mistero metafisico. Infinito.
Un mistero pittorico che in Roberta Bizzarri trova ragion d'origine e di realtà spirituale nell'abbraccio fiducioso a Dio, nell'abbandono totale a Francesco d'Assisi e nella sicura speranza di un angelo protettore. Immenso. E soprattutto in quello slancio di composta bellezza, espressa nella visuale di un violino morbidamente adagiato su uno spartito musicale, dinamizzato da fiori in composizione, ciliegie in libertà, grappoli d'uva, pere e prugne, da cui prorompono profumi olezzanti e corposi sapori .
L'artista che, ormai opera da qualche decennio con esiti di respiro nazionale ed internazionale, si avvale non solo di una poliedricità fattuale, ma anche di polimatericità. Le sue risultanze mentre rivelano una curiosità culturale indubbia, dall'altro evidenziano la squisita sensibilità femminile che anima la tovolozza.
Con un fraseggio coloristico ed originale, tratto, sia dalla tradizione alchemica dell'olio e dell'acrilico, del carboncino e dell'acquerello, sia dai materiali naturali e non (vini di diverse tipologie, fiori, petali, foglie, paillettes, brillantini, Swarovski, strass, carboncino, sanguigna, etc...), la Bizzarri visualizza, incantata e affabulata, tanti soggetti religiosi, non ultimo di Francesco che abbraccia il Cristo crocifisso, suscitando nell'osservatore un coinvolgimento emozionale di particolare efficacia.Tra l'altro proponendo, a coronamento, una sorta di cornice decorazionale, ricca di significativi simboli vegetali e metafisici.
Nondimeno la giovane artista di Cannara, a cui non difetta un sapiente impianto costruttivo e una fantasia affatata, propone una ricorrente presenza di un Angelo, dalle fattezze poetiche e dal rimando alle soluzioni 'naives'.
Per la verità la grazia e la leggiadria pittorica, laddove la fa da padrone la profonda religiosità della pittrice, trovano un'armonia compostiva nella Sacra Famiglia stagliata sul Colle del Paradiso dove campeggia solenne con la sua monumentale Basilica di San Francesco, sospesa tra cielo e terra. Con un tratto delicato la Bizzarri corporeizza una Madre espressiva e sorridente che mentre accarezza il Bambinello, dall'altro lo avvolge di dolcezza materna. La pittrice trova un pendant espressivo nello stupito e felice Giuseppe che accarezza il volto di Colui che venne per sostituire la cultura della Giustizia con quella dell'Amore.
Di sicuro la formulazione di stelle avvolgenti, di quarti di timida luna, di sparse stelle in un manto di cielo incommensurabile di contro l'ornamento di una esplosione florale dalle vivaci cromie, ci inducono alla speranza cristiana che si realizza in quella sorprendente immagine del San Michele Arcangelo alato e armato di spada, vittorioso sul male.
Una speranza che sovente sovranizza anche nei soggetti d'occasione come quelli realizzati per salutare la venuta in Assisi dei Sommi Pontefici Giovanni Paolo II e Papa Francesco.
Peraltro non difetta alla nostra pittrice, in un cammino di ricerca perfettibile, una riflessione sulla condizione femminile, sovente percossa e percorsa dalla violenza, ferendo la sua predisposizione all'amore e alla sua essenza di madre.
Roberta Bizzarri pittura per rispondere all'urgenza della sua anima. Trae dalle sue risultanze artistiche una sorta di terapia dell'anima. Per se e per chi l'accompagna in questo suo viaggio d'amore. Con la speranza di donare a tutti un frammento di bellezza. Armonia di immagini come orchestra di arpe.
Di poesia. Di cielo e terra.
Di emozioni. Di cuore e di affetti.
Di natura. Di fiori e violini
Di Dio. Di amore e di perdono.
Per seguire virtù e conoscenza.