Dr.ssa Carla d’Aquino Mineo

Una narrazione sospesa nel tempo,

nell’apparizione magica ed inconsueta delle

cose, poste tra la visione ed il ricordo,

distingue la narrazione figurativa del maestro

Marco Lanno, mentre i dati espressivi

coniugano armoniosamente il senso con la

ragione, l’analisi concettuale con la lirica

trasfigurazione del reale, tra limpide

atmosfere surreali nei trapassi di una calda

luminosità che si irradia tra fiammeggianti

tramonti in fuga prospettica verso l’infinito

nell’armonia universale. È un mondo

evocativo, in cui la realtà visionaria appare

nitida in un’ambientazione fantasiosa che

approda a spazi surreali. Ecco che allora, le

visioni oniriche nella brillantezza delle

tonalità, tra i rossi fiammeggianti, i gialli

solari, i verdi variegati della natura e gli

azzurri celestini, rimandano ad una lettura

simbolica, dove l’arcano disvela i suoi segreti,

tra sogni archetipi ed aspettative

nell'abbandono al sogno ed all'inconscio. In

ogni dipinto di Marco Lanno primeggia il

senso assoluto del colore nel raffinato e caldo

cromatismo che traduce nelle immagini

sognanti il genio nella creatività, l’estro e la

poesia, in cui aleggia l’alchimia coloristica

nella fervida fantasia. Nascono, così,

splendidi dipinti che interpretano onirici

paesaggi dal clima silente, in cui realtà e

fantasia del reale si integrano in una surrealtà

che s’inoltra nella ricerca dell’impossibile, da

Magritte a Dalì, seguendo l’ideale surrealista,

in cui le immagini svelano le forze del

meraviglioso in un logos ideale di emozioni.

Stupisce, quindi, la narrazione fantomatica

che determina spazi sognanti, mentre

percorrono un utopico viaggio del pensiero

nella poetica dell’immaginario con inserti

materici che illuminano, tra i riflessi speculari

nella simbologia formale e cromatica. Oltre la

stessa concettualizzazione dell’immagine,

traspare nel percorso figurativo del maestro

Marco Lanno, in un racconto allusivo, quanto,

fantastico che si snoda nei significati

simbolici della vita, attraverso un vigore

espressionista. In tal modo, le forme

immaginarie si fondono con l’analisi

concettuale, cioè la tangibilità realistica dei

dati figurali che sono pervasi da una luce

astratta, mentre i paesaggi cosmici si aprono

ad una dimensione spirituale. Ecco perché, c’è

qualcosa di magico che aleggia nei dipinti del

maestro Marco Lanno: un mondo arcaico e

misterioso appare tra accesi orizzonti nel

respiro dell’aria, mentre lo avvolge il

sentimento nostalgico, tra aspetti formalistici

e psicologici dell’uomo che porta con sé

emozioni e ricordi di un tempo passato. Alla

fine, i paesaggi di sogno nella leggerezza

dell’aria, interpretano l'afflato dell'universo

che diviene rivelazione e visione fantastica tra

metafore, apologhi morali nel mondo

naturale, dove la meravigliosa scenografia

sublima l’arte, sconfinando nelle armonie

universali.

                     Critico d'arte

                            Dr.ssa

             Carla d’Aquino Mineo