Serena Caleca
Massimiliano Latini, è catturato nel vortice della Conoscenza, e dal centro interiore della sua psiche, esplora la storia, i mondi e il sapere, così come il suo periodo artistico, estremamente fecondo, lo pone dinanzi ad un universo di linguaggi espressivi affascinanti quanto diversi e poliedrici.
E’ visibile l’intensa ricerca dell’artista nei confronti delle verita’ ultime, confrontando quest’opera infatti con altre dello stesso periodo, osserviamo come lo spirito sia teso verso una stilizzazione spiritualista, alla ricerca di una perfezione armonica tra le forme e i colori, che ricorda gli studi filosofici del primo astrattismo puro.
L’opera “GENESI” possiede una forza seducente nel suo simbolismo, pur senza fare uso di espressioni indefinite, ma con una particolare scelta per la definizione degli spazi formali, i simboli della terra, delle acque e dei caratteri scritturali e musicali che determinano l’intelligenza umana.
Latini punta alla trasmissione di un concetto: La centralità divina, che è il punto di visuale più alto cui Dante stesso lascia orientare lo sguardo, indicando all’anima la strada da intraprendere, a partire dall’abisso più profondo del proprio caos interiore, verso il foro d’uscita nella luce.