Ambra Grieco
Ritengo che nelle arti figurative, in particolar modo nel realismo sia possibile ravvisare le prime e più potenti manifestazioni dell'interiorità umana.
Nell'arte di Laura Correggioli si esprimono sentimenti, emozioni, visioni, squarci di attualità che in modo prorompente ci inviano messaggi, simboli, stimoli che attivano la nostra mente, i nostri pensieri , il nostro cuore.
Il soggetto umano, animato nel suo corpo e nella sua gestualità, quasi sempre femminile, è protagonista di tali opere dove il linguaggio simbolico comunica all'osservatore messaggi propri di un tempo che sembra sfuggirci fra le mani.
L'abilità dell'artista nel disegno e nella resa pittorica dona a questi quadri un realismo capace di trasmettere il sentimento umano fra gioie e dolori nell'incessante trascorrere del tempo.
Nella pittura di Laura ogni cosa ci parla di se in una prospettiva che va verso l'infinito.
Di fronte a tali opere, l'osservatore medita e riflette, immerso in uno spazio indefinito dove esistono riferimenti spaziali e temporali, ma essi sembrano non avere una loro valenza intrinseca e reale.
Gli oggetti sono infatti assemblati in un contesto generato dall'abilità creativa dell'artista. La mente pensa, organizza e rielabora le idee, le immagini, le sensazioni e la memoria crea sulle cose quel velo di umanizzazione degno di qualsiasi cosa che ha ormai acquisito un'anima, è la stessa anima dell'artista che si traspone su di esso.
Ogni cosa ci parla di se, ci racconta il suo percorso, le ore, i minuti, i secondi che lo hanno fatto invecchiare e che lo hanno inevitabilmente avvicinato sempre di più all'uomo, a colui o a coloro che lo hanno utilizzato, che se ne sono serviti. Questi oggetti, questi particolari, rappresentano piccoli pezzi di un grande e misterioso puzzle che altro non è che la stessa nostra vita, piena di dubbi, interrogativi ai quali probabilmente non esiste una risposta, forse ne esistono molteplici o forse non ci è dato sapere. Le domande percorrono gli infiniti sentieri della mentre umana, in una condizione ciclica del tempo dove tutto si ripete, dove il passato funge da maestro per chi lo sa capire, dove ogni cosa ha un inizio ed una fine, dove l'essenza di ogni pensiero trasposto nell'arte è intrisa di immortalità, ha la forza di non morire mai, altresì di
arricchire il prossimo, testimone di una futura umanità, seppur diversa, ma sempre e comunque caratterizzata da quel substrato di fenomeni e di circostanze che non cesseranno mai di esistere.
Nel buio di questo nostro mistero vi è luce e nelle opere di Laura essa giunge da lontano per accarezzare le cose, gli oggetti, per baciare la natura, la fertile terra e far brillare le acque delle sorgenti illuminando l'essenza delle cose.
L'osservatore è condotto sino alla scoperta dell'oltre, di quella rivelazione che durante il nostro cammino di vita sembra irrompere nel nostro animo senza nemmeno chiedere il permesso.
Un'arte che non si propone necessariamente la ricerca di risposte, ma lo scaturire di domande, interrogativi, allo scopo di dare un senso alla
nostra breve esistenza, domande che non avranno mai fine, a cui l'uomo non può esimersi di prenderle in considerazione. Un'arte infinita, perché infinite sono le sue chiavi di lettura, le sue interpretazioni.
L'uomo è fatto del suo passato, un'eredità che cerca di essere utile all'oscuro futuro che fa capolino.
Ma allora cos'è il presente?
Cos'è l'uomo? Qual è il senso dell'essere, di ciò che ci circonda, di ciò che ogni giorno assaporiamo, viviamo?
Nell'osservazione profonda di tali opere, i nostri sensi vengono immersi in un assemblaggio di idee dove ognuna di esse è testimonianza di un'esistenza, di un vissuto. Un'arte che invita a non lasciarsi condizionare dalla staticità degli oggetti poiché essi vivono e accompagnano l'uomo lungo il suo cammino di vita. Quadri intrisi della presenza umana, ne sono caratterizzati poiché essa stessa risulta vivere dentro ogni cosa, ogni particolare, ogni dettaglio.
La presenza umana sei anche tu osservatore che immergi il tuo animo all'interno di questi spazi caratterizzati sempre da un percorso, una strada, una direzione. Ma qual è la tua? Forse la tua, come del resto anche quella degli altri risulta essere la somma di ogni piccolo gesto, scelta o non scelta compiuta.
In fondo siamo il frutto di ciò che esiste intorno a noi da cui riceviamo, a cui doniamo.