Dott.sa Francesca Boncompagni Storico e Critica d'arte.
L'elaborazione estetica e di ricerca espressa nell'universo iconografico di Fulvia Latini non si limita ad una semplice lettura del suo operare artistico. Le superfici delle opere rappresentano l'incipit di uno spezio infinito tra realtà e il suo inconscio, il suo "Altro da Sè".
L'intensità cromatica unita al lirismo simbolico sono le chiavi che consentono di entrare nel suo linguaggio e nel suo percorso esistenziale. Una vita quella di fulvia segnata da una parentesi drammatica, vittima di stalking, un segno indelebile che ha lacerato la sua emotività e il suo essere. Attraverso la pittura è riuscita a curare le sue ferite, vincere le sue paure, a riconquistare fiduccia e a sorridere alla vita.
La sua volontà di "rinascita" si manifesta anche nell'attenzione che dona ai materiali inseriti nelle sue composizioni, frammenti di legno, pezzi di lattine accartocciate, oggetti apparentemente inutili che invece possono riavere un nuovo inizio. Lo spazio si sostanzia grazie alla stesura di pennellate dense e corpose: cromie suggestive definite in un vibrante fluire ritmico, dove l'artista in ciascuna sfumatura riesce a decodificare le ansie, le paure, i turbamenti ma anche il bisogno di sicurezza, di pace, di serenità.
Nelle sue opere le farfalle occupano un posto privilegiato, creature definite dalla stessa artista "magnifiche e raggianti" intrappolate, prive di colore e faccia; con umiltà e pazienza anno saputo attende anno saputo attende la trasformazione, per spiccare verso un "volo libero". La farfalla simbolo di nuova vita, nel suo passaggio da bruco a crisalide, esprime un mutamento anche profondamente spirituale.
La produzione artistica della pittrice deve apprezzata sopratutto per l'alto calore esperienziale e sociale: un grande atto di coraggio, di sincera solidarietà verso tutte le donne che, come lei, hanno vissuto episodi di violenza. Un "abbraccio universale", messaggio il suo, dritto al cuore, colmo di speranza.