Recensione Rivista AS ART Visual Art Maggazine of Contemporary International November – Decembrer 2017 critico d’arte Leonarda Zappulla.
L’arte materica di Fulvia Latini, ricca di inserti volumetrici che servono a dare spessore ad una composizione che vuole emergere dalla bidimensionalità della tela, diventa metafora del grido si giustizia e libertà che emerge dal silenzio. Vivendo sulla propria pelle la esperienza dello stalking. Fulvia sperimenta l’ansia e la paura, generati da comportamenti ossessivi e della violenza nei suoi confronti, ma come una guerriera coraggiosa e con l’aiuto delle forze dell’ordine riesce a venir fuori da questa orribile vicenda e trasformare le sensazioni negative, in una rigenerazione di energie positive. La sua arte intensa, pulsante e spontanea è come se fosse attraversata da impulsi elettrici tanta è la foga di emergere ad emanare un messaggio di rinascita. Nell’opera L’albero delle farfalle vittime di stalking” il grande albero nero posto al margine della composizione che simboleggia il male e l’oppressione si ramifica per tutta la tela, ma viene schiacciato dall’irrompente presenza dei fiori e soprattutto delle farfalle, che oltre a simboleggiare le presenze positive della vicenda, come le persone care che le sono state vicine, assurgono a simbolo della voce di Fulvia, una voce che grida per farsi sentire da tutte le donne che esitano a denunciare, ma anche una voce potente e coraggiosa di essere stata veicolo di salvezza e rinascita. Ed è cosi che Fulvia ora si sente libera !! come le farfalle protagoniste di molte delle sue opere, che nella potenza delle effetti cromatici ci parlano di una storia vissuta, travagliata ma risolta grazie ala sua voce, che ora vuol diventare modello ed esempio per tutte le donne ancora vittime di questi soprusi.