Lino Dagnello - pittore contemporaneo

Autodidatta, da sempre affascinato dall'arte, ho iniziato sin da giovanissimo ad avvicinarmi alle tecniche artistiche, cominciando dal disegno e poi le varie tecniche pittoriche, privilegiando la pittura a olio. A seguito di un buon riscontro di pubblico e di vendite ho messo su un mio studio d'arte a Barletta, città dove sono nato nel 1980 e dove risiedo.

Per me l'arte è talento, studio e ispirazione. Il talento, dote innata e non per tutti, è un seme gettato che, qualora trovi terreno fertile, può crescere e portare i suoi frutti; purtroppo viviamo tempi non tanto favorevoli. Occorre dunque una giusta formazione affinché il talento possa esprimersi, e quindi un'adeguata conoscenza dei grandi maestri del passato e un giusto apprendimento del mestiere, ovvero le varie tecniche artistiche, conoscenza dei materiali, degli strumenti, ecc. Da anni ho il piacere e il vanto di preparare le mie tele e soprattutto i miei colori ad olio con cui vado poi a dipingere, com'era uso per i grandi maestri del passato. Ovviamente è importante anche sperimentare nuove tecniche e nuovi materiali, tra tentativi riusciti e spesso anche fallimenti; fa tutto parte del percorso per giungere al proprio stile. Ma ciò che caratterizza davvero un artista è l'ispirazione che lo spinge a raggiungere il sublime, ovvero quando, con il talento sorretto dal mestiere, s'arriva al proprio limite umano, quell'intuizione dell'artista nel cogliere ciò che sta al di là dell'orizzonte dell'uomo. È questa sensazione trascendentale che muove l'artista e che si cerca di fissare nell'opera. In fondo l'esperienza estetica è esperienza di assenza; e quest'assenza crea tensione in chi la percepisce. L'opera d'arte deve trasmettere una sensazione tale da far vibrare questa tensione.

In tempi in cui si considera arte tutto ciò che si riesce a vendere come arte, tener viva la vera arte, concepita come forma noetica, è una testimonianza di nobile passione.