Alessandra Verzera

Quando ho visto le opere di Lorenzo Lo Vermi ho pensato due cose. La prima è stata che avrei voluto avere un?enorme cucina per riempirla dei suoi quadri. La seconda, che se mai avessi avuto una tale cucina, non avrei mai più potuto rimanere a dieta un solo giorno. Lorenzo Lo Vermi è un cinquantenne canicattinese di nascita mia piemontese di residenza che, solo relativamente di recente, ha scoperto questo suo singolare talento: non già la pittura, che già di per sé sarebbe un gran bel talento, quanto piuttosto la pittura?.gastronomica. L?incredibile realismo delle sue opere lascia perplessi: se di ?Nature Morte? il mondo e le tele sono pieni, non altrettanto si può certamente dire di crostate, dolcetti al cioccolato, biscotti alla mandorla e tagliatelle. Ed è con questi elementi che Lo Vermi lascia sulla tela non soltanto una forma d?arte decisamente peculiare, ma un senso di stupore stringente in chi si trovi ad osservare le sue opere. Intanto viene voglia di toccarle: poi di mangiarle. Ovviamente, parlando di opere d?arte, nessuno dei due istinti è consentito assecondare. Dalla sua tavolozza e dai suoi pennelli vien fuori di tutto. Dall?aperitivo, al pranzo, al brunch, allo snack, al dolce passando per frutta e verdura, pesci e primi piatti. Sembra quasi una stravaganza, dinnanzi a cotanto ben di Dio da mangiare, scoprire tra le sue opere anche dei fiori. Bellissimi anche quelli ed anch?essi straordinariamente ?vivi?. Scopertosi talentuoso pittore alla fine degli anni ?90, Lo Vermi da allora non si è più fermato e, dopo aver conseguito la maturità artistica nel 2003, si è dedicato a tempo pieno alla sua arte: da allora il suo curriculum si è arricchito in modo esponenziale ed è oggi infarcito di mostre, di personali e partecipazioni a collettive, ed anche a manifestazioni a tema gastronomico e culinario. Il trionfo del gusto e del palato per definizione. Al di la dell?assoluta originalità tematica dell?arte di Lo Vermi, risulta particolarmente gradevole la cromia dei dipinti: tinte forti, solari, evocative non soltanto della ricchezza e della specificità di ciò che dipinge, ma anche dei colori di certa terra, di certa origine, di certa formazione che nasce in terra di Sicilia ed a Canicattì ma che è destinata ad esportare ovunque. Di Lo Vermi sentiremo sicuramente parlare molto e molto più di quanto già non si faccia. Sentiremo parlare molto di questo "giovane" pittore siciliano e della sua arte decisamente incr?edibile.
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