Prof. anna Francesca Biondilillo
Non è difficile notare quale molteplicità di sensazioni derivi all'artista dalla visione delle tenebre.
Ella ci presenta due dipinti che hanno come tema l'eterna contrapposizione tra la luce e le tenebre.
I titoli potrebbero sembrare simili, dire la stessa cosa, ma non è così. Essi sono legati tra loro da un dato cronologico a mio parere metterei per primo "La luce spacca le Tenebre". Chi nella propria esistenza non si è trovato nelle tenebre con quel grande desiderio di avere anche una piccola fessura di luce? E non sto parlando di luce e ombra che si trovano in natura, ma di conflitti interni, di stati d'animo per cui si cade nella più profonda depressione. E che dire di quegli stati in coma? Forse chi non l'ha mai provato non può comprendere questo stato di cose. Lucia Pecchia con straordinaria padronanza del suo mezzo espressivo ci conduce nei labirinti oscuri del nostro inconscio insegnandoci poi come sconfiggere le tenebre per tornare nella luce. E' la luce il simbolo della rinascita, di nuovi sentimenti. La luce che spacca il buio per farsi strada e dilatarsi pronta a irradiare tutto ciò che incontra dando vita a una nuova alba. Ecco allora considerare il secondo dipinto "La luce invade le tenebre" da cui emerge felicemente e radiosa la gamma cromatica gestita con grande abilità dall'autrice. Argomento affrontato con apparente semplicità di trama pittorica, ma che invece porta seco un profondo significato esistenziale rivelando la potenzialità di un validissimo talento.