Alessandro Lugari

Curatore delle Arti Musive del Museo del Fiume di Nazzano

Luciano Romualdo.

Un uomo, un artista, un sorriso.

Ho conosciuto Luciano al nostro concorso Pictor Imaginarius ‘L’arte del mosaico’ nel 2011. Ci siamo scritti varie mail e poi ci siamo sentiti per telefono. Già la sua voce, con quel tipico accento partenopeo, mi aveva affascinato; quando ci siamo incontrati la prima volta per l’allestimento della mostra ho conosciuto il suo sorriso, e le sue opere dal vivo. Dal vivo è l’espressione giusta per definire il lavoro di Luciano; così come lui parla della vita, delle emozioni, le sue opere emozionano. Le forme dei suoi lavori, a volte sinuose e semplici, a volte frammentate nelle tessere vetrose, riproducono le sue bizzarre fantasie colorando lo spazio dell’opera stessa e l’aria che le circonda. Luciano dipinge, colora, si esprime dando vita a dei pensieri che prendono forma nelle sue mani, con le sue mani e ogni volta ci regala un pezzo di se, una parte dell’anima.

Si apre lentamente, si esprime con calma e ci fa vedere dentro di lui, ci racconta con voce calda quello che vede intorno a lui, miscelando vetro e colori con una maestria d’altri tempi che fa trasparire la gioia di fare, di divertirsi. E ci fa commuovere con le sue sculture, ci fa sentire i brividi con i suoi arcobaleni multicolori che ti prendono, ti avvolgono, ti portano lontano nei sogni e nelle fantasie di una mente che guarda il mondo con la meraviglia di un bambino, e che soprattutto ti fanno sorridere.