gianni cavazzini

Una storia d'artista quella di Lucio Brugliera: pervasa com'è, lungo il suo percorso, da un'unica e forte passione: quella per la pittura. E' la passione che lo porta, lui adolescente, a disertare le lezioni di matematica per trascorrere lunghe ore all'aperto, a studiare il mondo della natura, per carpirne i segreti (da annotare sulle pagine di un taccuino privatissimo). Ed è così che il giovane Brugliera si affaccia sulla soglia della pittura: sostenuto da un'idea che gli proviene proprio dalle ore di cui si diceva prima, passate in apparente disinpegno, ma ricche di emozioni e di sorprese.

Gli è d'aiuto, in questo processo di decantazione della rugosa frontalità dell'esistere, un maestro esigente, con se stesso e con gli altri, qual è Bruno Zoni. Da lui Brugliera apprende la prima regola di vita, per un artista, naturalmente, che è il procedere sempre, sul filo di una ricerca inesausta, portando con sè la passione per la pittura.

Testimonianza di questa ricerca sono i limpidi esempi di lavoro esclusivo mostrati in queste immagini, selezionate per la mostra personale del 2002 presso la Galleria San Ludovico, Parma. Sono opere che consentono l'incontro con la personalità di un artista di severa coerenza morale e di limpida dimensione poetica. Sono gli esiti di una ricerca intensa, ancorata al tempo lungo di una visione contemplativa e, al tempo stesso, sollecitata dai richiami, vibratili e sfuggenti dell'esistere.

Brugliera si rivela un pittore di profonda cultura, promossa da un contatto diretto e puntiglioso con i classici del passato e ravvivata, nel suo svolgersi, da un'autonoma visione critica sulle diverse tendenze dell'arte contemporanea.

Ed è proprio questa cultura, filtrata per maturazione interiore, che porta Brugliera agli esiti ultimi: visioni di un mondo che si specchia nell'interiorità dell'artista, con il carico stratificato di tramandi vissuti, di esperienze calate nella cornice, risentita e drammatica, della nostra epoca. Nei singoli quadri qui riuniti si individuano i temi sempre esplorati, con una dedizione quotidiana del pittore. Il paesaggio che si rinserra nel senso intimo e sommesso di una familiarità appena avvertita, la natura che si trasforma nell'evolversi di un reale che è l'immagine stessa dell'uomo, la luce che si dispiega sui registri graduati di una vibrante esperienza visiva. In questi quadri c'è la storia di un pittore e della sua indomabile passione per la pittura.

Gianni Cavazzini