Mario Monteverdi
?Critica per la mostra personale di Luigi Monti del 1990 al 'Ca' Bianca club' di Milano.?
L'ispirazione artistica di Luigi Monti inizia dalla fotografia, scegliendo secondo determinati canoni i soggetti da immortalare nella pellicola che successivamente diverranno opere pittoriche.
Affascinato ed influenzato dall'estremo decorativismo dell'artista ottocentesco Gustav Klimt, Luigi Monti non fonde astratto e figurativo in una sola immagine, ma separa i due stili nettamente, facendoli risaltare nella loro purezza.
Nelle sue opere si coglie l'oriente, il misticismo e l'ingenuità delle popolazioni rurali, ma anche la gioia dei colori forti e intensi, mai attenuati per ottenere dei dipinti dal forte impatto visivo.
Riguardo i ritratti, l'artista tenta di fermare l'attimo, di afferrare quel secondo in cui le persone sono raggianti di bellezza, grazie alla loro spontanetà.
Il tratto pittorico pur non essendo sempre meticoloso risulta efficace nella sua completezza, donando all'opera il giusto realismo pur non essendo un lavoro da manierista.