Frof. Mario Cossali
La pittura suggestiva di Lorenzi Luigina
La magia del togliere e dell’aggiungere
Di fronte alla pittura di Luigina Lorenzi ci si domanda subito che cosa possa nascondere dietro ai suoi nudi, alle sue acque e ai suoi alberi, ma soprattutto dietro all’ininterrotta
sequela di corpi femminili nudi che accompagna fedele da molti anni, più di trenta, la pittrice di Torbole sul Garda. La risposta probabilmente è molto più semplice di quanto
non si possa sospettare: dietro a questi nudi “ inventati “ ( privi cioè di un riferimento
concreto di modella) si cela una persona e nient’altro, la nostra pittrice con i suoi momenti sereni e i suoi momenti cupi.
Dobbiamo peraltro sottolineare che la visione pittorica di Luigina Lorenzi, più che
nascondere una personalità con la sua storia psicologica, oltrepassa piccole e grandi vicende intime e le sublima in una sorta di rappresentazione magica. Non si tratta di magia ingannatrice, di magia illusionistica, ma di magia trasformatrice dei sentimenti
e delle cose, che corrisponde ad un viaggio impegnativo di ricognizione nell’invisibile,
per dare cioè l’immagine a ciò che non sappiamo nominare, a ciò che ci seduce e insieme ci perde, ci conquista e ci atterrisce.
I colori di Luigina Lorenzi sono attrezzati allo scopo: blù di Prussia, terra d’ombra, terra di Siena e terra di Siena bruciata, con qualche piccola incursione di qualche colore primario ( ma non sempre ). Sono i colori della terra , della materia materna e matrigna
della terra, colori che ospitano o respingono a seconda della loro disposizione.
Luigina Lorenzi toglie ed aggiunge, dopo aver spremuto le quantità di colore desiderate; toglie ed aggiunge fino ad ottenere il risultato compositivo che la soddisfa. E’ un’operazione che segue i ritmi interiori dell’artista, ma che, in buona misura, corrisponde più in generale ai ritmi della vita, che aggiunge, regala, dona e consola come toglie, depriva, rinsecchisce e offende secondo un disegno incomprensibile, nel quale comunque spuntano i fiori profumati della gratuità, testimoni visibili di un mistero
e di un’incognita che non ci danno tregua.
Professor Mario Cossali
Critico d’Arte e di Letteratura