Equipe Dantebus
UN RAGGIO DI LUNA CHE ILLUMINA L'ESISTENZA
«Quando spunta la luna/tacciono le campane/e i sentieri sembrano/impenetrabili./Quando
spunta la luna/il mare copre la terra/e il cuore diventa/isola nell'infinito» (Federico
García Lorca). Luna è una artista versatile, in grado di padroneggiare in maniera
eccellente svariate tecniche, come l'acquarello, l'olio, il tratto pen, la penna bianca. Le
sorprendenti opere di quest'artista hanno un forte impatto sul lettore/osservatore,
riuscendo a suscitare stupore e meraviglia! Un'ars pensata, meditata, che colpisce per la
profondità dei temi affrontati e per il tratto che riesce allo stesso tempo ad essere dolce e
severo, rumoroso e silenzioso.
Questo dualismo chiaro/scuro, colore/bianco e nero, è un
elemento fondante della produzione di Luna. Tale caratteristica si manifesta
evidentemente nel profondo "La notte e il giorno", dove il contrasto è reso grazie al blu
della notte e all'intenso giallo infuocato del giorno. La notte, il giorno e i loro colori
sconfinano nelle varietà di colori, all'interno della felice scelta di rappresentare la Luna
(omen nomen) come un Pierrot: «La notte non è meno meravigliosa del giorno, non è
meno divina; di notte risplendono luminose le stelle, e si hanno rivelazioni che il giorno
ignora» (Nikolaj Berdjaev). L'ars di Luna, allora, svela e non svela e lo fa delicatamente,
ricoprendo appunto ogni opera di un sottile velo di mistero, come negli sguardi intensi
degli acquarelli come "Tuareg", "Il mendicante" e dell'opera ad olio "Studio volto". Altra
notevole produzione simbolo del detto/non detto, svelato/non svelato è l'acquarello
"Violenza sulle donne". I volti incompleti mostrano gli "occhi finestre dell'anima" (come
sosteneva Modigliani) e da essi, a mo' di lacrime e sangue, gocce di colore colano dal
foglio. L'incompiuto, il bianco, lasciano spazio e importanza al lettore/osservatore
per
completare l'opera con le sue emozioni, i suoi sentimenti. Il vuoto è anche una forma di
rispetto per chi ha subito violenza, sottintendendo il significato che essa cancella le
persone, le priva del proprio essere. Luna stupisce, ancora, l'osservatore con nuovi
contrasti: la forza, la potenza, la muscolatura, il movimento del cavallo, in una serie a
"penna" chiara e scura; la tristezza e la staticità di un clown, simile a Charlie Chaplin,
nell'opera a bitume liquido "Polaroid". Il tema del doppio si ripete anche nel "Duomo di
Milano", che elegantemente si specchia e si sfuma nel suo riflesso. Chi si avvicinerà a
quest'arte dovrà farlo in maniera delicata, fermarsi ad osservare, dischiudere piano piano
l'elegante e raffinata coltre della notte. Gli occhi si abitueranno e inizieranno a vedere, a
capire e sentire la meravigliosa luce che come un raggio di Luna illumina la pittura
dell'artista: l'Universo forse non può essere compreso, capito ed osservato in pieno... ma
può essere contemplato. «Il Tramonto che scherma, rivela/intensificando ciò che
vediamo/con minacce d'Ametista/e Fossati di Mistero» (Emily Dickinson)