Alvaro Spagnesi

"Fantasmagorie di luci e colori, quasi una proiezione concentrata delle luminarie al neon di Las Vegas, come in una sferzante "quadreria" immaginaria, oppure quasi monocrome come in un ensemble di pezzi meccanici, formano la texture dei lavori di Adria, un rincorrersi di intense stimolazioni visive, ottenuto con un collage di scatti argutamente contrappuntati come in una performance di jazz, collocando chi guarda nella scomoda posizione supina e passiva di colui che è costretto a subire una valanga di input senza avere la benchè minima possibilità di reagire: una condizione consueta di molti utenti televisivi."