Carla D'Aquino Mineo Maison d'Art Padova 2022

ARCHIVIO STORICO DELL'ARTE ITALIANA I GRANDI AUTORI DEL '900
BIOGRAFIA D'AUTORE: LA LUCE D'INCANTO DA CE'ZANNE A MARIA ANTONELLA PROVAGGI
INTRODUZIONE
A volere indicare nell'ambito della civiltà artistica internazionale una personalità assolutamente
emblematica è opportuno menzionare l'artista Maria Antonella Provaggi, avendo aperto nuove
vie alla creatività nella storia dell'arte contemporanea, attraverso la sua assolutezza stilistica.
Infatti, a distanza di anni la sua splendida pittura sfugge a definizioni temporali, scavalcando
sovranamente tempi e tendenze. Così, le raffinate tinte sono solo sue, le soluzioni formali
personalissime, cogliendo il punto-luce di Cézanne, lo splendore del paesaggio non svela una
quiete contemplativa, bensì un parallelo al mutare degli stati d'animo per mirare nel valore lirico
e nella sintesi del reale all'universalità nel rinnovamento della storia dell'arte italiana ed
internazionale.
Padova 2022
(Storico e critico d'arte) Acc. Carla d'Aquino Mineo Presidente del Centro Accademico Maison d'Art di Padova
CAPITOLO 1
Davanti ai dipinti dell'artista Maria Antonella Provaggi si rimane attoniti e sospesi in un'atmosfera
lirica, mentre si carica di mistero, svelando paesaggi che seguono declinazioni lente, ritmi rarefatti e
chiarori soffusi in una spazialità che sfuma verso l'infinito. E' in questa progressione di essenzialità della
forma e di trasfigurazione nella luce che le immagini si accendono nell'emozione di un impatto che non
è soltanto visivo. Tutto assume una dimensione di stampo romantico, dove la splendida pittura riporta
ogni cosa raffigurata ad una dimensione di sogno. L'essenzialità formale, quindi, rientra in una linea
purista che accomuna pittori di diverse epoche: da Giotto a Piero della Francesca, da Odilon Redon a
Morandi per mirare all'universalità in un'apertura spirituale. Ecco perché, le liriche vedute assumono
una sorta di ieraticità, in cui la luce crea ambienti di metafisici stupori in un'autentica pittura che nel suo
pudico ritegno, ci indica quel nutrimento spirituale in momenti di incantamento e poesia nel ricordo di
un affascinante pensiero di Mallarmé: l'arte è allusione e sogno.
CAPITOLO 2
Si potrebbe citare per i dipinti dell'artista Maria Antonella Provaggi uno dei più affascinanti
“pensieri” di Pascal: “Noi non cerchiamo le cose, ma la ricerca delle cose”. Ed ecco, questo indagare
dell'artista, nell'essenza della materia pittorica, quel suo cercare di cogliere, di un orizzonte marino o
di uno squarcio di cielo la luminosità, mentre la sostanza cromatica svela il valore del segno
simbolico, il mistero di struttura, per cui l'immagine costruendosi come memoria pittorica, nega
l'ottica delle “veduta” come fenomeno visivo e si fa luogo di sensi, vibrante arcano o, comunque
poesia. Ecco che allora, la pittura scorre morbida, mentre la freschezza guida la mano dell'artista. Si
ha l'impressione che l'immagine degli splendidi paesaggi, quindi, si sciolgano con assoluta
spontaneità, nell'alveo di una correttezza rappresentativa che si staglia con una puntualità che
colpisce. Eppure, se si guarda da vicino la pittura, essa appare sempre estemporanea, morbida, dove
tutto porta ad una declinazione sinfonica nelle visioni impressioniste e nella sua potenza dilata
l'immagine, gettando ad un orizzonte lontanissimo ed irreale l'ombra calda e svanente della collina
sullo sfondo. Così, la profondità prospettica è ottenuta attraverso la luce, dove si percepisce l'unità
dell'atmosfera, che è anzitutto unità di accento lirico e spirituale. Ecco perché, davanti alla
produzione pittorica di Maria Antonella Provaggi, si rinviene un itinerario emotivo, dove le vedute
trovano accenti suggestivi ed intensi, in cui la declinazione lirica s'inoltra nella sfera del sogno,
rivelando che l'arte è la manifestazione eterna dello spirito.
CAPITOLO 3
E' la civiltà pittorica impressionista che guida la mano dell'artista Maria Antonella Provaggi, dove
la sua ricerca di luce, il tonalismo raffinato, il senso preciso dell'atmosfera, la trasparenza dei colori,
sono lo stesso filone che lega la modalità visiva a Cézanne. Così, negli splendidi paesaggi di
Maria Antonella Provaggi si rivela quella suggestione impressionistica, cioè la captazione
fenomenica del paesaggio nel variare delle stagioni, cogliendo la natura con un filtro poetico. Tutto
assume una dimensione ideale con una forte connotazione interiore nella trasfigurazione della luce,
dove la forma si stempera secondo il dettato dell'emozione. Bellissimi i tonalismi dei verdi
muschiati ed ocra dorati che rivelano, non soltanto la propensione coloristica, ma anche una
profonda meditazione dei valori della pittura antica, mentre la luminosità scandisce ancora una volta
le forme. La pittura diventa, così “clima emotivo”, stato d'animo, sensazione tradotta in colore-luce
con un impatto indimenticabile, proprio, perché nasce una presa di contatto fortemente emotiva con
la realtà nei capolavori di Maria Antonella Provaggi

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